La svolta elettrica di Toyota: sei nuovi modelli entro il 2026. Ecco quali sono (e qual è la strategia)

Il gruppo giapponese numero uno mondiale dell’auto ha deciso di puntare tutto sulla strategia "emissioni zero". Al Kenshiki, la loro conferenza annuale, il ceo Yoshihiro Nakata ha presentato il suv C-HR+

Il paradiso può attendere, Toyota per il suo elettrico non più. Il gruppo numero uno mondiale dell’auto, grazie anche alla scelta spesso criticata di continuare a investire su tutto lo scibile motoristico ritardando l’ingresso nell’elettrico puro, ha deciso di cambiare definitivamente marcia e di introdurre in Europa sei modelli a zero emissioni entro la fine del 2026. Al Kenshiki, la loro conferenza annuale che in giapponese si può tradurre in “andare a fondo” o, in senso lato, “la nostra visione”, il ceo di Toyota Europe Yoshihiro Nakata ha svelato la Toyota C-HR+, inedito Suv elettrico di segmento C che ha già fatto le fortune del marchio nelle versioni full hybrid e ibrido plug-in, vendute in oltre un milione di unità dal 2016. C-HR+ è più lungo di 16 cm (4,52 metri) e arriverà sul mercato italiano nel 2026 con due taglie di batteria, una da 57,7 kWh per la versione a trazione anteriore e una da 77 kWh, disponibile sia per le varianti a trazione anteriore che integrale. Autonomia dichiarata fino a un massimo di 600 km, con potenze da 343 Cv / 252 kW per l’integrale e batteria più grande, da 167 Cv / 123 kW per la trazione anteriore con batteria più piccola, da 224 Cv / 165 kW con batteria da 77 kW.

Dal prossimo autunno, sarà in vendita Toyota Urban Cruiser, b-Suv elettrico costruito in India insieme a Suzuki. Due taglie di batteria, da 49 e 66 kWh, trazione anteriore e integrale, tre potenze disponibili da 144 Cv / 106 kW, 174 Cv / 128 kW, 184 Cv / 135 kW, autonomia massima 400 km. Nello stesso periodo sarà commercializzata la versione rinnovata del Suv più grande di segmento D, il bZ4X, lanciato nel 2022 con un nome dimenticabile (e infatti, è stato annunciato, d’ora in poi la nuova gamma utilizzerà nomi riconducibili alla tradizione Toyota). È stato aggiornato nel design interno ed esterno, nel software, nella dotazione di bordo con un nuovo caricabatteria a corrente alternata da 22 kW e un’inedita doppia opzione di batteria, da 57,1 kWh o 73,1. Il Suv è disponibile a trazione anteriore o integrale, con autonomia massima fino a 573 km. 

Degli altri tre modelli Toyota a batteria previsti per il 2026, Nakata e gli altri dirigenti lasciano intravedere solo le sagome in un video alle loro spalle. S’intuisce un pick up, un Suv di oltre cinque metri che altro non è che il Land Cruiser SE Concept già mostrato, e quello di un Suv medio-grande che dovrebbe essere il Rav 4 a zero emissioni. “Il fatto che non ci sia una piccola elettrica per adesso è una scelta – chiediamo conto ad Andrea Carlucci, vice presidente Sviluppo prodotto e Marketing di Toyota Europe – siamo già nel cuore del mercato e se dovessi pensare a una nuova piccola adesso, meglio full hybrid che elettrica”. In anteprima mondiale c’è al Kenshiki il nuovo Suv elettrico Lexus RZ, primo dei tre modelli a batteria che il marchio premium del gruppo lancerà “entro 12 mesi” e primo modello a offrire a richiesta il nuovo sistema di sterzata steer-by wire e il sistema di cambio manuale virtuale Interactive Manual Drive. 

Dovendo “andare a fondo”, Toyota ha poi svelato un concept elettrico due posti per meno due metri e mezzo di lunghezza destinato alla mobilità urbana, chiamato FT-Me, per adesso solo una indicazione di futuro. Il presente è invece tutto di Toyota Gazoo Racing, la divisione sportiva molto cara al presidente (e pilota) Akio Toyoda. Così al Kenshiki si sono viste la GR Yaris M Concept con un nuovo motore turbo a 4 cilindri in linea da 2,0 litri in via di sviluppo, il prototipo estremo di GR Yaris Aero Package con tanto di alettone, una GR Supra A90 Final Edition estremizzata e c’è stato l’annuncio del ritorno alla 24 Ore del Nürburgring con una GR Yaris con cambio Racing Direct Automatic. Miele per Toyoda. 

 

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