Mobilità
10 settembre, 2025I fondi saranno sufficienti per l’acquisto di circa 39 mila veicoli elettrici. Per accedere al bonus ci sono, però, una serie di paletti. Interessanti le opportunità per i veicoli elettrici più economici, per i quali basterà sborsare anche poche migliaia di euro
Auto elettrica, ultima chance. A rilanciare le vendite arrivano gli incentivi statali (597,32 milioni del fondo Pnrr, inizialmente destinato alla rete di infrastruttura di ricarica e rimasti inutilizzati) appena sbloccati dal Decreto, pubblicato l’8 settembre sulla Gazzetta ufficiale, che definisce criteri, modalità e cifre dei bonus. Secondo alcune stime, i fondi saranno sufficienti per l’acquisto di circa 39 mila veicoli elettrici.
Fino a 11 mila euro di vantaggi
Partiamo allora proprio dai vantaggi economici che per i privati possono arrivare fino a 11 mila euro. L’incentivo viene erogato a fronte dell’acquisto, entro il 30 giugno 2026, di veicoli elettrici con rottamazione obbligatoria di analoghi veicoli con motore termico fino a Euro 5. Attenzione però, perché tutto prenderà davvero il via quando la piattaforma informatica (attraverso cui passerà la generazione del bonus) sarà materialmente messa a disposizione dei cittadini e delle concessionarie. Secondo le previsioni non prima di ottobre. Rispetto al passato, stavolta sarà il richiedente a dover fare il primo passo, registrandosi in un'apposita piattaforma informatica in via di realizzazione a cura della Sogei, la Società generale di informatica controllata dal ministero dell’Economia, dove sarà disponibile una pagina di ricerca dei dealer aderenti all’iniziativa con un link alla vetrina dei veicoli acquistabili.
A chi sono destinati gli incentivi
Per accedere agli incentivi ci sono però una serie di “paletti”. Intanto, occorre essere residenti nelle cosiddette “Aree urbane funzionali” (FUA). Attualmente, sono 83, con la city che fa riferimento a un comune capoluogo in 75 casi e a un comune non capoluogo nei restanti otto. Nel 2023 i comuni appartenenti alle 83 Fua erano 1.892 per un totale di 32.892.611 abitanti, pari al 55,8% del totale della popolazione italiana. Dunque, il restante 44,8 per cento di italiani non potrà comunque accedere agli incentivi.
Poi c’è lo scoglio Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). Così, ad esempio, l’incentivo sarà di 11 mila euro se l'acquirente ha un Isee non superiore a 30 mila euro; 9 mila con un Isee superiore a 30 mila euro e fino ai 40 mila euro. L’incentivo, comunque, non sarà cumulabile con altri bonus nazionali (dunque nemmeno regionali) ed europei.
I listini massimi e i modelli
Infine, l’auto elettrica nuova da acquistare dovrà avere un prezzo di listino ufficiale della casa non superiore a 35 mila euro Iva e optional a pagamento esclusi (42.700 euro Iva inclusa, optional esclusi) e la proprietà della nuova auto dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi. Arriviamo così ai modelli. Il listino, come detto, non deve superare i 42.700 euro e secondo un calcolo del mensile Quattroruote si tratta di 86 modelli di 40 marche declinati in 272 versioni. Molto interessanti possono essere le opportunità per i veicoli elettrici più economici dove si può arrivare a sborsare anche poche migliaia di euro. Ecco qualche esempio, tra i modelli più venduti in Italia. Considerando l’incentivo massimo di 11 mila euro, 7mila, ne occorrono per la versione meno potente della Dacia Spring e mille in più per la DR 1.0 e 8.500 per una BYD Dolphin Surf da 19.490 euro. Salendo (non di molto) nei listini, c’è la Citroen e-C3, la crossover del gruppo Stellantis tra le più vendute in Italia che grazie agli incentivi si può acquistare a circa 13 mila euro. Stessa cifre anche per la Fiat 500 elettrica e la Grande Panda. Più in alto ci sono la Renault 5 (da 13.900 a 21.900 a seconda delle versioni) e la R4 (18.900). Infine, per acquistare la Tesla Model 3, l’elettrica più venduta nei primi otto mesi, presente nelle liste delle auto incentivate, serviranno almeno 30 mila euro.
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