Il presidente russo ha incontrato a Milano il premier Matteo Renzi, a Roma il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il Papa, mentre in serata si è visto con Silvio Berlusconi. Come si legge su Sputnik News Mattarella e Putin hanno concordato sul fatto che tutti i Paesi europei stiano pagando un prezzo troppo alto per il conflitto ucraino, mentre Bergoglio ha raccomandato al leader del Cremlino di occuparsi delle persecuzioni dei cristiani in Medio Oriente (The Guardian). Berlusconi ha invece preso l'impegno di convincere il governo italiano di abbandonare le sanzioni anti-russe.
“Presenterò una mozione che chiederà al governo di non continuare con le sanzioni” ha detto l'ex premier (Sputnik News) “e mi impegnerò perché gli altri Stati europei e gli amici americani capiscano che il ritorno a un atmosfera di Guerra Fredda è inammissibile”.
La reazione americana
L'ambasciatore americano presso la Santa Sede Kenneth Hackett ha esortato il Papa ad assumere posizioni più critiche nei confronti di Putin (The Guardian). Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Jep Bush ha invece detto che contro Putin bisogna prendere in considerazione di usare la forza e ha invocato una presenza militare più massiccia nell'Europa orientale per contenere la Russia (New York Times).
Continuano i dialoghi sul debito greco
La Cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il premier greco Alexis Tsipras si sono incontrati a Bruxelles. I tre hanno concordato sul fatto che le trattative tra la Grecia e i suoi creditori vadano intensificate per trovare una soluzione in breve tempo (Reuters) ma nessun accordo è stato trovato. La Commissione europea ha inoltre detto no al piano di rientro dal debito di Atene e, nonostante la Bce abbia aumentato di 2,3 miliardi di euro la liquidità di emergenza per le banche greche, l'agenzia Standard & Poor's ha tagliato il rating del paese (Sole). L'unica ad aprire alla Grecia è stata la Germania (Bloomberg), il cui governo sarebbe soddisfatto se Tsipras rispettasse almeno una delle riforme richieste dai suoi tre creditori, Fmi, Ue e Bce.
Nuova Guerra Fredda Tra USA e Cina
Continua a salire la tensione nel Mare Cinese del Sud. L'espansionismo cinese sta preoccupando i governi di Vietnam e Filippine, il cui presidente ha paragonato l'operato di Pechino a quelle della Germania nazista. In funzione anti-cinese sono intervenuti gli Stati Uniti, il cui Segretario della Difesa Ashton Carter ha detto che “interverremo se le leggi internazionali ce lo permetteranno”. Di fatto, gli Stati Uniti stanno continuando a intensificare la propria presenza militare sul territorio organizzando operazioni militari congiunte con alcuni paesi che temono l'espansionismo cinese (Financial Times).
Paura per gli islamici
Gli Stati Uniti stanno aumentando la propria presenza militare in Iraq. Il presidente Obama ha autorizzato l'invio di 450 nuovi battaglioni nella provincia di Anbar per combattere lo Stato islamico (New York Times). Il governo ritiene oggi che l'Isis rappresenti un pericolo maggiore rispetto ad Al Quaeda, che sarebbe ormai indebolita e soffrirebbe della concorrenza di altri gruppi islamisti (The Guardian). Intanto in Egitto la città di Luxor è stata oggetto di un attentato suicida, fortunatamente senza vittime (Reuters).