Mondo
giugno, 2016

Jo Cox, la deputata laburista uccisa da un sostenitore nazista

Nuovi elementi sull'omicidio della politica dei Labour: il suo assassino, Tommy Mair, sarebbe legato a gruppi suprematisti bianchi ostili all'Europa e, tra le altre cose, avrebbe acquistato "Io combatto" scritto da Hitler e un manuale su come costruire una pistola. La donna era stata in passato minacciata, aveva denunciato, ma non aveva ricevuto protezione dalla polizia

Il killer di Jo Cox sarebbe un sostenitore dei neonazisti. E' questo l'ultimo tassello dell'omicidio della deputata laburista, attivista e impegnata nella campagna contro la Brexit, uccisa al grido di 'Britain first'. L'uomo, il 52enne Tommy Mair, l’ha accoltellata diverse volte e poi le ha sparato. Subito dopo è stato arrestato. La Cox inoltre negli ultimi tre mesi era stata più volte minacciata, non da Mair, e aveva denunciato l'accaduto alla polizia, ma non aveva ricevuto protezione. Anche se, rivela il Times, la revisione delle misure di protezione per la deputata laburista era ancora in corso.

Il passato di Mair rivela legami con un gruppo suprematista bianco, lo Springbok Club, scrive l'Indipendent, visceralmente ostile all'Europa e simpatizzante del vecchio apartheid sudafricano, cosiderato un modello positivo. Il gruppo oltre a proclamare un'ideologia favorevole «al libero mercato, al capitalismo e al patriottismo» inglese, è ostile «al politically correct». Il killer risulta citato anche nel database della rivista online che esso pubblica, la Springbok Cyber Newsletter, fin da 10 anni fa.
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L'ultimo numero del magazine messo in rete nei giorni scorsi, è incentrato comunque sul referendum britannico del 23 giugno, con un appassionato appello in favore della Brexit per abbandonare «l'artificiale e retrograda Ue e restituire sovranità e indipendenza» al Regno Unito. E in seguito il fratello Scott aveva detto di non sapere «nemmeno per chi votasse», aggiungendo che Tommy aveva avuto in passato problemi con «una patologia mentale, ma era stato curato».
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ANCHE HITLER TRA LE LETTURE DI MAIR
Tra i libri acquistati dal killer presso la “National Vanguard Books”, c’è anche “Ich kaempfe” (Io combatto), un manuale scritto da Adolf Hitler per i gerarchi e gli iscritti al partito nazista. Il libro annovera tra le responsabilità dei camerati nazisti la promessa di fedeltà al Fuhrer. «Vorrei chiedere ai giovani - si legge - di guardare ai loro predecessori nel Movimento come esempi in modo da rendersi conto che non c’è nulla di superficiale nell’essere un nazionalsocialista. Non è una questione di vestiti, incontri e astri, ma è il cuore che conta! Per loro non è sufficiente confessare semplicemente ‘io credo’, ma di prestare il giuramento ‘io combatto’».

I NEONAZISTI USA
Il Daily Telegraph aggiunge che nel 1999 Mair comprò dalla National Alliance, un'organizzazione neonazista Usa, un manuale con istruzioni su come costruire una pistola. Le notizie si basano sulle fatture di acquisto, a dirlo è la Southern Poverty Law Center, un'associazione per i diritti civili, secondo cui Mair era "un impegnato sostenitore" di National Alliance, ufficialmente attiva fino al 2013. 
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PROFILO DEL KILLER
Tommy Mair 52 anni sembra fosse un tipo solitario che ha sofferto di problemi mentali e manifestato simpatie verso gruppi neo-nazisti e razzisti. La madre, la 69enne Mary, ha detto di non sapersi spiegare il gesto del figlio, e il suo fratellastro Duane ha negato di essersi mai accorto che Tommy avesse un interesse per le armi: «Non si era mai messo nei guai e non farebbe male a una mosca», ha affermato. A Birstall, la cittadina di 16.000 abitanti dello Yorkshire teatro dell’agguato, Mair ci vive da 40 anni, e abita nella casa della nonna morta nel 1996.

I vicini lo ricordano soprattutto per l’amore con cui curava il giardino. Probabilmente le ragioni di un crimine così improvviso ed efferato vanno ricercate nei problemi mentali che hanno fatto sì che fosse facilmente suggestionabile dalla propaganda razzista di cui, si è appreso, era un avido lettore. Dei suoi disturbi aveva parlato in un’intervista a un giornale locale, l’Huddersfield Examiner, nel 2010, spiegando di aver fatto il volonario in un centro per adulti con problemi mentali: «Molte persone con disturbi mentali sono socialmente isolate, molto spesso con un senso di inutilità, causato dalla lunga disoccupazione».

PAESE IN LUTTO
Ora il Paese intero è a lutto. Bandiere a mezz'asta alla Camera dei Comuni, veglie per le strade. Cox aveva 41 anni ed era madre di due figli. Nata il 22 giugno del 1974, dopo la laurea alla prestigiosa Università di Cambridge, aveva lavorato per anni per Oxfam, l’organizzazione non governativa e umanitaria, prima di essere eletta l’anno scorso come deputata per il seggio di Batley e Spen.
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Cox è sempre stata impegnata in politica con il Labour e ha portato avanti diverse campagne, come quella contro le morti premature dei bambini, quella per il benessere delle donne in gravidanza e, da pacifista, si è astenuta nel 2015 a una votazione a Westminster sui raid aerei contro l’Isis. Era, ha detto di lei il marito, «una donna che credeva in un mondo migliore e che lottava a questo scopo ogni giorno della sua vita con energia e una grinta per la vita che sfiancherebbero la maggior parte delle persone».

CORDOGLIO POLITICO
Dall’omicidio si susseguono i messaggi di cordoglio da parte del mondo politico britannico e mondiale. La scomparsa della deputata laburista è definita «una tragedia» dal premier David Cameron, che su Twitter ricorda la Cox come una deputata «impegnata e scrupolosa».


Il leader laburista Jeremy Corbyn, con il quale la Cox era entrata in polemica sia sul voto per l'intervento militare in Siria che dopo le elezioni amministrative di quest'anno, in una lunga dichiarazione rende omaggio alla deputata, ha detto: «L'intero Partito laburista, la famiglia del Labour e sicuramente l'intero Paese sono scioccati dall'orribile assassinio di Jo Cox». I due politici hanno poi deposto un mazzo di fiori a Birstall dove ieri è stata uccisa la Cox.
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Tra gli altri anche i leader dell'Ukip, l'euroscettico Nigel Farage, mette da parte le divisioni politiche, su tutte quella sul referendum per la Ue e si dice «profondamente addolorato» dalla morte della deputata laburista, che nelle ultime settimane aveva attivamente sostenuto la campagna 'Remain'.

«Una donna che ha interpretato la politica come servizio è stata uccisa, quindi prima di tutto vengono i sentimenti di vicinanza. Poi c'è il tema dell'odio, che deve essere sconfitto da tutti gli uomini di buona volontà». Lo ha detto il premier Matteo Renzi. Reazioni da tutto il mondo sull'omicidio di Jo Cox. Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio di cordoglio alla regina Elisabetta II, «quest'ennesima azione, di inaudita ferocia, ci rafforzerà nella comune lotta contro ogni forma di odio e di violenza affinché il dibattito politico possa rimanere sempre libero e aperto». 
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La cancelliera tedesca Angela Merkel ha invece affermato: «Abbiamo visto così tante cose terribili in questi ultimi giorni. Non voglio fare paragoni con la strage di Orlando o gli attacchi di Parigi, ma siamo di fronte ad una situazione difficilissima, che ci preoccupa e dovrebbe ricordarci di dimostrare unità politica».

BORSE IN RIALZO
Intanto gli operatori valutano se l’omicidio della Cox possa togliere voti alla Brexit. Le Borse sono in risalita e la sterlina in parziale recupero sul mercato dei cambi, dopo gli ultimi giorni al ribasso proprio per la paura del regno di uscira dall’Unione Europea. In mattina i listini europei guadagnano oltre un punto percentuale: Londra +1,48%, Francoforte +1,36%, Parigi +1,40%, Bruxelles +1,89% e Amsterdam +1,12%.

Piazza Affari guadagna più di tutti sfiorando il 3% "Certamente - ha commentato Alan Ruskin, analista di Deutsche Bank - la gente parla della possibilità che questo evento influenzi il voto sulla Brexit a favore della permanenza nell'Ue. Ci sta una reazione emotiva. La questione viene inquadrata come parte della vicenda". 

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