Da lunedì in tutto il Paese sono state introdotte regole più severe. Si rischiano multe fino a 3.600 euro

Da lunedì otto novembre, l'Austria ha inasprito le misure per contenere il Covid-19. La decisione, presa venerdì a seguito dell'elevato numero di contagi, in Italia è stata semplificata con la formula “lockdown per i non vaccinati”. Ma è più corretto parlare di “Paese 2G”, dalle iniziali delle parole tedesche Geimpft (vaccinato) e Genessen (guarito). Dunque, da ieri, solo vaccinati e guariti potranno accedere a bar, hotel, parrucchieri o eventi con più di 25 persone.

 

Sul suo profilo Twitter il ministro della Salute Wolfgang Mückstein ha anche chiarito gli altri provvedimenti: in tutti i negozi e nei musei sarà obbligatorio indossare la mascherina FFP2 e i vaccinati con J&J da marzo 2022, avranno bisogno di una seconda dose per ottenere un green pass valido. Per tutti gli altri, specifica il ministro, il certificato verde durerà fino a nove mesi dopo la seconda vaccinazione. «Nessuno di noi voleva misure così drastiche, per questo tutti dobbiamo fare la nostra parte», ha cinguettato sul social.

 

Ma, sottolinea il vice cancelliere Werner Kogler in un'intervista all'emittente Orf, «Siamo sicuri questo possa aiutare a contenere l'epidemia».

Secondo gli ultimi dati disponibili, in Austria i numeri di nuovi contagi continuano ad aumentare e solo il 65 per cento della popolazione è vaccinato. Salgono i decessi e i ricoveri in terapia intensiva, le zone più colpite sono l'Alta Austria con 1.836 nuovi casi, la Bassa Austria con 1.717 e Steiermark con 747. Per questo, il cancelliere conservatore Alexander Schallenberg ritiene che le misure non verranno revocate prima di sei settimane: «Molto probabilmente la regola 2G varrà anche a Natale», ha chiarito al quotidiano Kronen Zeitung. Anzi, secondo il suo vice le restrizioni rimarranno fino a Capodanno.

 

Nonostante il breve preavviso con cui sono state imposte, le nuove regole non hanno suscitato proteste ma lunghe file davanti ai centri vaccinali. In decine di migliaia hanno ricevuto la prima dose durante il fine settimana. E, in base ai dati del ministero, solo negli ultimi sette giorni le vaccinazioni sono state 213 mila. «Sono stufa di fare continui tamponi», ha spiegato una donna a un giornalista del canale Zdf. «Purtroppo, è arrivato il momento di vaccinarsi», ha confessato un altro. Per i dubbiosi è stato anche previsto un periodo di transizione per chi ancora non è immunizzato: per quattro settimane basta una puntura e un tampone negativo. Poi sarà invece necessaria la copertura vaccinale completa, nel rispetto della “regola 2G”. O, perlomeno, del portafoglio: clienti e dipendenti rischiano fino a 500 euro di multa, datori di lavoro 3.600.