Proteste
Bangladesh, il Nobel Yunus a capo del governo di transizione. «Poniamo fine alla violenza contro coloro che esercitano il loro diritto di protesta»
La proposta era arrivata dagli studenti alla guida delle manifestazioni che hanno portato alla destituzione della premier Sheikh Hasina
Per i manifestanti dovrà essere il premio nobel Muhammad Yunus a guidare il governo ad interim in Bangladesh dopo che prima ministra Sheikh Hasina ha dato le dimissioni ed è volata in India lo scorso lunedì 5 agosto.
Dai primi di luglio nel Paese sono in corso intense proteste contro il sistema di assegnazione degli impieghi nel settore pubblico, considerato da molti discriminatorio e non basato sul merito, perché assegnava una parte delle quote, il 30 per cento, ai veterani della guerra d'indipendenza dal Pakistan del 1971. All’inizio pacifiche, le manifestazioni si sono, però, presto estese anche fuori dai campus universitari, per le strade della capitale Dacca e delle principali città del Paese: agli studenti si sono unite migliaia di persone che oltre a manifestare contro il sistema di assegnazione dei posti di lavoro nel settore pubblico hanno allargato le rivendicazioni a un più generale malcontento nei confronti delle premier Hasina, da 15 anni alla guida del popoloso Bangladesh.
Nonostante la repressione dei governo nei confronti dei manifestanti sia stata dura e violenta, - oltre istituire il coprifuoco, a interrompere internet, a ordinare la chiusura di scuole e università più di cento persone sono morte durate gli scontri con le forze dell’ordine e sarebbero migliaia gli arrestati - il movimento di protesta è riuscito a ottenere le dimissioni di Hasina. Dopo che i manifestanti hanno assaltato la sua residenza a Dacca la prima ministra sarebbe voltata in elicottero in India insieme alla sorella.
«Abbiamo deciso che verrà formato un governo ad interim in cui il dottor Muhammad Yunus, premio Nobel di fama internazionale, sarà il consigliere principale», ha detto in una conferenza stampa uno dei principali leader delle proteste, Nahid Islam, di Students against discrimination, poche ore dopo che il capo dell’esercito del Bangladesh, il generale Waker-Uz-Zaman, ha tenuto un discorso in tv in cui ha avvisato il Paese che l’esercito avrebbe formato un governo provvisorio.
Yunus, pioniere del movimento globale del microcredito, che ha vinto il Nobel per la pace nel 2006 ed è il fondatore della Grameen Bank - la cui strategia prevede un sistema di piccoli prestiti ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali - era già conosciuto per essere un’oppositore dell’ex premier Hasina: «Il Bangladesh non ha più politica. C’è solo un partito che è attivo e occupa tutto, fa tutto, arriva alle elezioni a modo suo», aveva commentato lo scorso giugno. Mentre durante le manifestazioni, «per porre fine alla violenza contro coloro che esercitano il loro diritto di protesta», aveva fatto appello ai leader di tutto il mondo affinché fermassero «l’ondata di uccisioni i di studenti e altri cittadini del Bangladesh.
Come riporta il Time, in base a quanto Nahid Islam avrebbe comunicato attraverso un video sui social, Yunus che ha definito le dimissioni di Hasina come la liberazione del Paese, avrebbe acconsentito a prendere il comando.