Quartiere Ramot, Gerusalemme Est. Due persone salgono a bordo di un autobus. Sono armate. Aprono il fuoco sui passeggeri uccidendone sei e ferendone almeno 15. Il bilancio potrebbe aggravarsi, alcune vittime vengono trasportate in ospedale in condizioni critiche. I due terroristi, scrivono i media israeliani, sono stati "neutralizzati".

Stando alle prime informazioni, sarebbe stato un soldato israeliano che si trovava sull'autobus a rispondere al fuoco dei terroristi e a ucciderli. L'emittente Channel 12 riporta la dichiarazione di un paramedico del servizio ambulanze: "Siamo arrivati in massa non appena abbiamo sentito la segnalazione. Una volta sul posto abbiamo visto persone che giacevano prive di sensi ai lati della strada e sul marciapiede vicino alla fermata dell'autobus. C'è molta distruzione sulla scena, vetri rotti a terra e molta confusione. Abbiamo iniziato a fornire cure mediche ai feriti e continuiamo a curarli e a trasportarli in ospedale".

"Lo Stato di Israele non può accettare un'Autorità nazionale palestinese che cresce ed educa i propri figli per uccidere gli ebrei", ha scritto su X il ministro israeliano Bezalel Smotrich. Dopo l'attentato, ha chiesto lo smantellamento dell'Anp: "Deve scomparire dalla mappa e i villaggi da cui provengono i terroristi dovrebbero assomigliare a Rafah e Beit Hanoun", le città della Striscia di Gaza che Tel Aviv ha ridotto in macerie.