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8 settembre, 2025L’attacco delle forze armate israeliane ha colpito e distrutto anche un pozzo e una struttura agricola nel villaggio di al-Mughayyir, a nord di Ramallah
La privazione del cibo e la fame come strumento di guerra. È quello che continua a fare Israele che, secondo alcune fonti raccolte dalla televisione Al Jazeera, questa mattina - 8 settembre - ha devastato un mercato di prodotti agricoli di Beita, a sud di Nablus nell’area occupata della Cisgiordania.
L’attacco al mercato (una risposta diretta all’attentato di Gerusalemme?) è solo l’ultimo tra le tante devastazioni dell’Idf che hanno preso di mira i luoghi in cui si distribuisce cibo. A giugno l’esercito di Netanyahu aveva raso al suolo il mercato di Deir al Balah a Gaza causando di 18 morti. Era in corso una distribuzione di farina e di altri generi di prima necessità, quando è stato sferrato l’attacco missilistico sulla folla che si era radunata nell’area.
Intanto, proprio a Gaza, l’Idf ha diffuso un avvertimento urgente ai residenti della zona intorno alla torre Ra'iya per un attacco imminente. “Per la loro sicurezza, i residenti sono chiamati a evacuare immediatamente l'area e a dirigersi verso sud, nelle zone umanitarie di Al-Mawasi a Khan Younis”.
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