Stati Uniti
Le “grazie preventive” concesse da Joe Biden al fotofinish
A poche ore dalla fine del suo mandato, il presidente uscente si è mobilitato per "proteggere" alcuni funzionari che sono entrati in contrasto con il presidente eletto Donald Trump negli scorsi anni
Che un presidente, durante il cosiddetto periodo dell’anatra zoppa, cioè alla fine del suo mandato, conceda la sua clemenza, non è una novità. Anzi, è una vera e propria consuetudine. Barack Obama, ad esempio, alla fine del suo secondo mandato aveva graziato più di sessanta persone. Ciò che risulta insolito, però, è che la grazia sia stata concessa in maniera preventiva, cioè prima che alcuna accusa venisse formulata contro i graziati. La concessione di indulti preventivi non è un totale inedito per gli statunitensi, che avevano già assistito a una pratica simile nei confronti di Richard Nixon, esonerato dalla responsabilità di qualsiasi crimine commesso durante la sua presidenza. Eppure, è un istituto a cui i presidenti hanno fatto ricorso molto raramente. I “preventivamente graziati” da Joe Biden sono tutti rappresentanti eletti e funzionari che, per un motivo o per un altro, si sono trovati a dover ostacolare o criticare le politiche di Donald Trump, durante il suo primo mandato. Fra di essi, il dottore Anthony Fauci, ex responsabile del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, che ha subito numerose critiche da parte del Partito repubblicano essendo considerato responsabile, fra molto altro, dell’utilizzo delle mascherine durante la pandemia di Covid-19. Assieme a lui, i funzionari della commissione d’inchiesta sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, e Mark Milley, l'ex-generale statunitense che negò a Trump l’accesso agli arsenali nucleari alla fine del suo mandato. La paura di Biden era quella che la nuova amministrazione potesse accanirsi su di loro. Questa decisione, infatti, arriva dopo che lo stesso Trump avrebbe parlato di una lista di nemici piena di tutti coloro che sono entrati in contrasto con lui. A qualcuno, le grazie preventive potrebbero far pensare a un’ammissione di colpa, ricostruzione che Biden ha smentito, tuttavia, in un comunicato. Al contrario, il presidente uscente ha affermato di aver voluto proteggere questi funzionari dalle minacce ricevute, per garantire loro la riconoscenza nazionale e la gratitudine che meritano.