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14 ottobre, 2025Il pugno duro del governo laburista di Keir Starmer aveva portato a centinaia di arresti di appartenenti al gruppo Palestine Action, che manifestavano pacificamente per Gaza. Secondo il commissario per i diritti umani, nessuna misura di ordine pubblico o di sicurezza dovrebbe colpire il diritto a proteste non violente
Le autorità britanniche impongono “limiti eccessivi alla libertà di riunione ed espressione” dei manifestanti che protestano in solidarietà con la popolazione palestinese a Gaza. Ad ammonire la stretta del governo laburista del Regno Unito di Keir Starmer sui pro-pal è il Consiglio d’Europa, dopo che quest'estate il gruppo Palestine Action era stato bollato come “organizzazione terroristica” dal ministero degli Interni di Londra, portando Scotland Yard a effettuare centinaia di arresti nei confronti di chi appartiene al gruppo (come anche di chi lo ho supportato).
Il commissario per i diritti umani, Michael O'Flaherty, ha chiesto quindi di rivedere “le modifiche introdotte con il Police Crime, Sentencing and Courts Act 2022 e il Public Order Act 2023”, esprimendo profonda preoccupazione per le dure conseguenze subite dai manifestanti che protestavano pacificamente, esibendo cartelli di solidarietà con l'associazione di disobbedienza civile Palestine Action.
In una lettera alla segretaria di Stato per gli Interni, Shabana Mahmood, O'Flaherty ha sollecitato il Regno Unito a non utilizzare impropriamente le norme antiterrorismo, limitando la libertà di espressione e di riunione pacifica, e ha sollecitato una revisione complessiva del quadro normativo sulle manifestazioni. Nessuna misura di ordine pubblico o di sicurezza, per O'Flaherty, dovrebbe infatti colpire il diritto a proteste non violente.
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