Mondo
11 agosto, 2025Fermati diversi anziani, tra cui due signore novantenni: è polemica
La manifestazione non violenta che si è tenuta a Londra sabato, 9 agosto, a sostegno di Palestine Action - organizzazione pro-Pal inserita dal governo britannico nella lista nera delle "organizzazioni terroristiche" - ha comportato l'arresto di oltre 530 persone. L'azione di Scotland Yard ha scatenato diverse polemiche nel Regno Unito: ong come Amnesty International e Greenpeace, rappresentanti politici e organizzazioni internazionali hanno condannato fermamente quanto accaduto.
Il primo motivo di scontento, neanche a dirlo, è la limitazione al diritto di manifestare, frutto della linea dura dell'esecutivo laburista di Keir Starmer. Quasi tutti, infatti, sono stati fermati solo per aver mostrato cartelli di solidarietà all'organizzazione Palestine Action, oltre che per aver protestato contro il "genocidio" che Israele sta commettendo a Gaza.
Ma gli arresti non colpiscono soltanto per il numero spropositato di persone finite in manette per una manifestazione pacifica: a sollevare le critiche, soprattutto sui social, è il fermo di diversi anziani, tra cui due signore novantenni, che dovranno rispondere di reati ai sensi della legge anti-terrorismo del 2000. Secondo il The Guardian, metà delle persone arrestate, infatti, aveva 60 anni o più. La Met Police ha dichiarato di essersi trovata davanti a sfide "del tutto irrealistiche" per il numero di arresti compiuti.
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