Mondo
7 ottobre, 2025Occhi puntati su come si comporterà il Ppe: serviranno circa 40 franchi tiratori per salvare l'eurodeputata di Avs dal processo in Ungheria. Il leader Weber detta la linea: "Giusto revocare l'immunità"
L’appuntamento sarà alle 12, quando il Parlamento europeo voterà sull’eventuale revoca dell’immunità a Ilaria Salis richiesta dalle autorità ungheresi, che accusano l’eurodeputata di Avs di aver aggredito alcuni militanti neonazisti a Budapest. Il voto sarà segreto, e si porterà dietro tutte le incognite del caso. Dati gli equilibri politici a Bruxelles, per la decisione finale sarà determinante il modo in cui si comporterà il Partito popolare europeo. Lo scorso 23 settembre, quando la Commissione giuridica aveva votato contro la revoca, era stata decisiva la spaccatura all’interno del Ppe.
In Aula i gruppi del centrosinistra – da Renew Europe ai Socialisti e democratici, dai Verdi a The Left – non hanno i numeri per raggiungere la maggioranza: 310 eurodeputati, a fronte dei 361 necessari. Per questo gli occhi saranno puntati sulle assenze, che potrebbero essere decisive, e su eventuali franchi tiratori tra i Popolari: serviranno circa una quarantina di defezioni. Ma a qualche ora dal voto, è arrivata l’indicazione del leader, il tedesco Manfred Weber: “Siamo favorevoli al rispetto dello stato di diritto e quindi al rispetto del regolamento del Parlamento europeo: i nostri consiglieri giuridici ci hanno detto che è giusto revocare l'immunità a Ilaria Salis perché il suo reato è stato commesso prima del suo mandato – ha detto in una conferenza stampa a Strasburgo –. Noi siamo per le regole, non bisogna politicizzare la questione”.
A rendere il voto più complesso – al di là delle questioni più strettamente giuridiche, dalla sussistenza o meno del “fumus persecutionis” al rischio di creare un precedente che possa trasformare l’elezione a Bruxelles in una scappatoia giudiziaria – c’è la concomitante richiesta di revoca dell’immunità di Péter Magyar, che è il principale avversario di Viktor Orbán ma che è anche esponente del Partito popolare europeo.
Tra i partiti italiani, la linea di Forza Italia – che in Europa siede nella famiglia dei Popolari – l’ha dettata il portavoce Raffaele Nevi: “La linea di Forza italia diventa la linea del Partito Popolare Europeo”, e aggiunge di aver “sempre sostenuto che non si tratta di una vicenda politica, ma di fatti giudiziari che non devono essere strumentalizzati. L’immunità parlamentare serve a tutelare i parlamentari nello svolgimento del loro mandato, non possiamo trasformarla in uno scudo per evitare processi su fatti avvenuti prima dell’elezione”. E anche Antonio Tajani, negli scorsi giorni – dopo che i forzisti in commissione non avevano partecipato al voto – aveva annunciato che Forza Italia si sarebbe comportata come gli alleati di governo, con Fratelli d’Italia e Lega che voteranno per la revoca.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Medici Zombie - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 17 ottobre, è disponibile in edicola e in app