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5 novembre, 2025Da Simone Pillon a Roberto Vannacci fino a Francesco Giubilei. Ma anche un ministro israeliano. In molti ripropongono il paragone (improbabile) tra l'attentato alle Torri gemelle e la vittoria del primo sindaco musulmano e socialista della Grande Mela
Con i risultati annunciati e l’elezione confermata di Zohran Mamdani a sindaco di New York, continuano gli attacchi di stampo islamofobo contro di lui, a partire dall’associazione tra l’elezione di un sindaco musulmano e gli attacchi dell’11 settembre 2001 alla città americana.
L’ex senatore leghista Simone Pillon ha commentato con un post su X: “La penetrazione dell'Islam nell'Occidente (ex?) cristiano continua inarrestabile, usando tre armi formidabili: il grembo delle loro donne, la debolezza delle nostre leggi e la stupidità della nostra sinistra. Auguri ai newyorkesi...”. Per poi aggiungere: “Se il neosindaco mettesse in pratica anche solo il 10% di ciò che ha promesso, assisteremo presto a scenari tipo "1997 fuga da New York".
Il presidente di Nazione Futura Francesco Giubilei ha scritto: “L’elezione di Mamdani a sindaco di New York è il declino dell’Occidente che odia se stesso. Un musulmano nella città colpita l’11 settembre dal terrorismo islamico con politiche economiche comuniste, aumento delle tasse, occupazioni, tagli alla polizia, pro-gender. Un incubo”.
L’improbabile collegamento viene sottolineato anche dall’europarlamentare leghista Roberto Vannacci, che commenta: “24 anni dopo l’11 settembre, New York ha un sindaco musulmano. Così l’Occidente celebra la propria resa culturale chiamandola progresso”.
Anche dall’estero non sono mancati gli attacchi al neoeletto sindaco. Amichai Chikli, ministro degli affari della diaspora di Israele, sempre in riferimento agli attacchi dell’11 settembre, ha scritto sul suo profilo X: “La città che un tempo era un simbolo della libertà globale ha consegnato le sue chiavi a un sostenitore di Hamas, a qualcuno le cui posizioni non sono molto diverse da quelle dei fanatici jihadisti che, 25 anni fa, hanno ucciso 3.000 dei suoi stessi cittadini”.
C'è poi una vignetta circolata molto sui social e sui profili della galassia Maga, in cui un aereo rigorosamente rosso, con una falce e un martello accanto alla scritta "Mamdani" (il "comunista Mamdani"), si schianta su un grattacielo. Come a evocare, 25 anni dopo, un nuovo 11 settembre.
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