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1 dicembre, 2025Oggi il ministro per la Sicurezza nazionale israeliano ha premiato Amit Polak, accusato tra l'altro di ostruzione alla giustizia. Qualche giorno fa l'avanzamento di ruolo per la guida del reparto di Jenin che ha freddato due palestinesi
Lo scorso maggio Amit Polak era stato accusato insieme alla moglie da una procura israeliana per aver aggredito un manifestante nell’aprile del 2024. Ora, a sei mesi da quella formale incriminazione, per il funzionario di polizia israeliano è arrivata una promozione voluta fortemente dal ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir. Un “poliziotto eccellente”, per l’esponente del governo Netanyahu, che è stato nominato capo della polizia del Distretto costiero.
Polak è accusato di aver stretto al collo un manifestante durante una protesta anti-governativa in Cesarea, nei pressi dell’abitazione del premier Benjamin Netanyahu. Il poliziotto è anche accusato di ostruzione alla giustizia per aver fatto scomparire il suo telefonino proprio quando gli investigatori gli avevano intimato di consegnarlo.
Ma quella di Polak è solo l’ultima promozione controversa degli scorsi giorni. Ben-Gvir si è recato alla base operativa della polizia di frontiera per annunciare l’avanzamento di carriera del comandante dell’unità che a Jenin ha giustiziato a sangue freddo due civili disarmati. Durante la sua visita alla base dell'unità, Ben-Gvir ha dichiarato: "Questa procedura distorta, in cui i nostri combattenti vengono interrogati subito dopo aver sparato a un 'terrorista', deve finire. Stiamo combattendo nemici e assassini". Nel suo resoconto su X aveva scritto che “i combattenti si sono comportati esattamente come ci si aspettava da loro. I 'terroristi' dovrebbero morire”.
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