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1 dicembre, 2025"Dipenderà da noi ricostruire il mondo che la destra e l'estrema destra stanno distruggendo. Con salari dignitosi, con case accessibili e con più diritti", afferma il primo ministro spagnolo, alla guida di "Socialist International", l’organizzazione che riunisce partiti socialdemocratici, socialisti e laburisti
È una visione che Pedro Sánchez vorrebbe estendere oltre i confini della Spagna: "Come può il mondo permettersi di non andare a sinistra?". Il capo del governo, considerato l'argine all'avanzata della destra in Europa, parla da leader del socialismo internazionale. "Dipenderà da noi ricostruire il mondo che la destra e l'estrema destra stanno distruggendo. Con salari degni, con case accessibili e con più diritti".
Al Consiglio dell’Internazionale socialista, svoltosi a Malta lo scorso fine settimana, Sánchez evidenzia le contraddizioni dell'estrema destra che, in termini di consenso, è cresciuta negli ultimi anni: "Si definiscono patrioti, ma si vendono alle multinazionali. Si definiscono liberali, ma smantellano le regole del commercio internazionale. Affermano di governare per il popolo, ma legiferano per le élite. Sono una contraddizione vivente e le loro politiche sono una ricetta per il fallimento".
E il primo ministro spagnolo incalza: "Dipenderà da noi ricostruire il mondo che la destra e l'estrema destra stanno distruggendo. Con salari dignitosi, con case accessibili e con più diritti - conclude -. La sinistra è l'unica bussola che punta verso un nord di dignità, uguaglianza e giustizia".
Il primo ministro di Malta, Robert Abela, inaugurando il summit, aveva affermato che la situazione economica del suo Paese, così come quella della Spagna, dimostrano che "l'economia progressista funziona".
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