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9 dicembre, 2025Ieri il vertice dei Volenterosi a Londra con il leader ucraino, che ha ribadito il suo "no" alla cessione del Donbass. Oggi l'incontro con Meloni
Gli europei - per lo meno, i cosiddetti Volenterosi - continuano a far quadrato intorno a Volodymyr Zelensky, mentre dall’altra parte dell’oceano c’è un presidente, Donald Trump, che continua a criticare l’approccio del Vecchio Continente e mettere alle strette l’Ucraina nei difficili colloqui di pace per porre fine alla guerra con la Russia. Ieri - 8 dicembre - il premier britannico Keir Starmer ha ospitato a Downing Street, con Emmanuel Macron e Friedrich Merz, il leader ucraino. Dal vertice londinese è uscito un rinnovato impegno al fianco di Kiev e il “no” alla cessione del Donbass a Mosca.
Quello delle questioni territoriali è il punto più spinoso nelle complicate trattative. Perché Vladimir Putin rivendica l’Est dell’Ucraina come parte integrante del territorio russo - Mosca controlla l’80% del Donbass - e perché le sensibilità di Trump - impaziente di arrivare il prima possibile a un accordo di pace - sono sbilanciate verso le richieste di Mosca. Sempre ieri è arrivato dal presidente americano un nuovo attacco contro Zelensky. Trump si è infatti detto “deluso dal fatto che il presidente Zelensky non abbia ancora letto la proposta”, e deluso dall'Europa, perché "va nella direzione sbagliata". Improbabile che il leader ucraino non abbia effettivamente studiato i punti sul tavolo, anche se non è chiaro a quale proposta si riferisse Trump, considerate le tante bozze circolate in questi giorni. Poi, l’inquilino della Casa Bianca ha ripostato sul suo social Truth un articolo del New York Post dal titolo “Gli europei impotenti non possono che infuriarsi perché Trump li esclude giustamente dall’accordo con l’Ucraina”.
Che il problema principale sia “la convergenza con gli Stati Uniti” lo ha ammesso senza troppi giri di parole lo stesso Macron ieri dopo una riunione, ha sottolineato il leader francese, che è servita a proseguire il “lavoro comune” per ammorbidire il piano americano. “Stiamo considerando di cedere territorio? Non abbiamo alcun diritto legale di farlo, secondo la legge ucraina, la nostra Costituzione e il diritto internazionale. E non ne abbiamo nemmeno il diritto morale”, ha detto Zelensky ieri uscendo da Downing Street, prima di volare a Bruxelles per vedere i vertici Nato e Ue.
In serata è atterrato a Roma dove oggi alle 15 incontrerà Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. La presidente del Consiglio italiana non fa parte del format europeo più convinto nell’appoggio a Kiev, anche se ieri in videochiamata ha ribadito che il governo italiano è “fermamente” al fianco dell’Ucraina. Al di là del suo appoggio a Trump, però, resta il nodo delle spaccature nella maggioranza. In mattinata Zelensky incontrerà anche Papa Leone XIV.
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