Invasione russa
Ucraina, incendio alla centrale nucleare di Chernobyl. Kiev accusa i droni di Mosca
L'esplosione, che ha interessato la copertura del reattore 4 della centrale, non ha fatto aumentare i livelli di radioattività. Zelensky: "Putin è una minaccia per la sicurezza internazionale"
Un attacco russo con drone ha colpito la scorsa notte, 13 febbraio, la copertura protettiva del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, innescando un incendio. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando che i livelli di radioattività restano sotto controllo. La struttura, realizzata per contenere la contaminazione nucleare dopo il disastro del 1986, ha subito danni rilevanti, ma sembra essere in grado di svolgere ancora la sua funzione. L'incendio è stato spento e le autorità locali continuano a monitorare attentamente la situazione per escludere ulteriori rischi.
Una minaccia per la sicurezza internazionale
Zelensky ha definito l'attacco una minaccia alla sicurezza globale, sottolineando che la copertura è stata realizzata per proteggere il mondo dal pericolo delle radiazioni, con la collaborazione di numerosissimi Paesi europei e non. "La Russia è l'unico Stato che attacca infrastrutture nucleari, ignorando le possibili conseguenze" ha scritto in un post su X. L'attacco, ha aggiunto, si inserisce in una più ampia strategia russa volta a colpire infrastrutture essenziali e centri abitati. "Ogni notte la Russia effettua simili offensive, mentre rafforza il proprio esercito e mantiene una retorica ostile", ha sottolineato Zelensky, aggiungendo che Mosca non dimostra alcuna reale intenzione di negoziare.
La smentita di Mosca: "È una provocazione di Kiev"
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha smentito che la centrale nucleare di Chernobyl sia stata colpita durante un bombardamento russo. L'accusa, secondo l'uomo vicino a Putin, è soltanto una "provocazione" di Kiev.