Guerra a Est
Scambio di accuse tra Zelensky e Trump. Il presidente ucraino: "È disinformato dai russi"
Secondo l'inquilino della Casa Bianca, Kiev avrebbe potuto evitare la guerra. Il ministro degli Esteri russo Lavrov, dopo l'incontro con la delegazione statunitense, ha definito "patetico" Zelensky
Donald Trump ha attaccato Volodymyr Zelensky, affermando che la guerra in Ucraina si sarebbe potuta evitare con un accordo e ha espresso la sua delusione per le reazioni di Kiev sui negoziati tra Washington e Mosca. "Sono molto deluso. Ho sentito che sono arrabbiati - gli ucraini - per non essere stati invitati ai colloqui", ha dichiarato Trump dal suo resort di Mar-a-Lago, in Florida. Secondo lui, anche un "mezzo negoziatore" avrebbe potuto garantire un accordo anni fa "senza perdere troppo territorio". Poi, rivolgendosi direttamente a Zelensky, ha aggiunto: "Sei lì da tre anni… Non avresti mai dovuto iniziare la guerra. Avresti potuto raggiungere un accordo".
Trump ha anche aumentato la pressione su Zelensky, affinché il suo Paese bandisse nuove elezioni, una delle richieste chiave di Mosca. "C'è essenzialmente la legge marziale in Ucraina. Il leader ucraino... voglio dire, odio dirlo, ma è sceso al 4% di gradimento, e il Paese è in macerie. Gli edifici sono crollati. Sembra un enorme sito di demolizione". Trump ha poi suggerito un incontro con Putin entro la fine del mese, sottolineando che Washington sta rivedendo la sua posizione sulla Russia, allarmando i leader europei.
La risposta di Zelensky
In un'intervista all'emittente pubblica tedesca Ard, Zelensky ha insistito nel criticare l'esclusione dell'Ucraina dai colloqui per la pace, riservati al momento a Stati Uniti e Russia. "Si stanno svolgendo colloqui tra i rappresentanti della Russia e quelli degli Stati Uniti d'America. Sull’Ucraina, ancora sull’Ucraina, e senza l’Ucraina", ha dichiarato. Poi il presidente ucraino ha risposto direttamente all'omologo statunitense: “Purtroppo il presidente Trump, con tutto il rispetto per lui in quanto leader di una Nazione che rispettiamo molto, sta vivendo in uno spazio di disinformazione”, che coinvolgerebbe, a suo dire, anche i governi di Ungheria e Slovacchia. Il leader ucraino non accetta di essere tacciato per quello che ha dato inizio al conflitto, e aggiunge: “Non è un conflitto, è semplicemente una guerra di Putin contro di noi". Zelensky ha poi risposto alla richiesta di Mosca di nuove elezioni: "Sono presidente dell’Ucraina perché il 73% delle persone ha votato per me. E oggi sono presidente perché la maggioranza nel mio Paese mi sostiene. Naturalmente la Russia vuole sbarazzarsi di me. Magari non più fisicamente, come all'inizio della guerra, ma politicamente. E questo è assolutamente comprensibile, dato che sono una persona molto scomoda per Putin". Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, invece, dopo l'incontro con la delegazione statunitense, ha definito "patetico" Zelensky.