Guerra a Est
L'assalto Usa a Zelensky, Trump: "È un comico modesto e un dittatore non eletto". Musk: "Ripristini la libertà di stampa"
L'Ucraina sembra aver perso il sostegno degli Stati Uniti. Stampa e tv russe esultano e lanciano una proposta a Washington: "Spartiamo l'Europa tra noi"
Donald Trump torna all’attacco di Volodymyr Zelensky, definendolo un "comico di modesto successo" e un "dittatore non eletto" che "si rifiuta di indire elezioni". In un post su Truth Social, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che il leader ucraino dovrebbe "muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto" perché "la guerra sta andando nella direzione sbagliata". Il presidente degli Stati Uniti sembra ormai persuaso, come da tre anni racconta la propaganda russa, che sia Kiev ad aver voluto l'inizio della guerra.
"Pensateci, un comico di modesto successo, Zelensky, ha convinto gli Stati Uniti d'America a spendere 350 miliardi di dollari per entrare in una guerra che non poteva essere vinta, che non avrebbe mai dovuto iniziare, ma una guerra che lui, senza gli Stati Uniti e 'Trump', non sarà mai in grado di risolvere", ha affermato Trump, sostenendo inoltre che gli Stati Uniti avrebbero speso "200 miliardi di dollari in più dell'Europa". L'inquilino della Casa Bianca, al contempo, si è vantato di stare "negoziando con successo la fine della guerra con la Russia". Il presidente ha inoltre accusato l’Europa di aver "fallito nel tentativo di portare la pace" e insinuato che Zelensky voglia "probabilmente mantenere in funzione il treno della cuccagna" per ricevere finanziamenti esteri e restare al potere.
Anche Elon Musk ha criticato il presidente ucraino: "Zelensky non può affermare di rappresentare la volontà del popolo ucraino a meno che non ripristini la libertà di stampa e smetta di cancellare le elezioni!", ha scritto su X. Un attacco che si aggiunge a quello del vicepresidente in carica J.D. Vance, che ha consigliato al leader ucraino di "piantarla", poiché a suo dire è "tremendo" il tentativo di Zelensky di influenzare l’amministrazione statunitense parlando male di Trump sui media internazionali. Il vice della Casa Bianca ha fatto rimerimento alle recenti dichiarazioni di Zelensky, che è stato definito Trump "disinformato" dalla propaganda russa.
Nel coro di dichiarazioni, però, si è levata anche una voce contraria tra i repubblicani. L’ex vicepresidente del primo mandato di Trump, Mike Pence, ha invitato il presidente alla prudenza, tramite un post su X: "Signor presidente, l'Ucraina non ha iniziato questa guerra. La Russia ha lanciato un'invasione brutale e non provocata che ha reclamato centinaia di migliaia di vite. La via per la pace deve essere costruita sulla verità". Tuttavia, i media russi stanno già esultando per l'asse che si è creato con gli Stati Uniti. Oltre a rallegrarsi del fatto che la loro versione sul conflitto si stia diffondendo nelle alte sfere statunitensi, stampa e tv russe lanciano una proposta a Washington: "Spartiamo l'Europa tra noi". Uno scenario da Guerra fredda.