A causa dei bombardamenti del 18 marzo, sono morti più di 130 bambini nella Striscia di Gaza. In seguito all'operazione delle forze armate di Israele, che ha interrotto la tregua con Hamas, sono state registrate oltre 400 vittime e circa 600 feriti. Secondo la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell, oggi c'è stato “il più alto numero di bambini morti in un solo giorno nell'ultimo anno. Alcuni degli attacchi hanno colpito rifugi di fortuna con minorenni e famiglie che dormivano". L'attacco odierno, sottolinea Russell, "ricorda ancora una volta che a Gaza nessun luogo è sicuro". Nel frattempo, “gli aiuti salvavita rimangono bloccati all'ingresso di Gaza, aggravando i rischi per i bambini. Sono passati 16 giorni da quando l'ultimo camion che trasportava aiuti umanitari è entrato a Gaza”.
Aiuti bloccati, emergenza acqua e paura
Oltre alle bombe che piovono dal cielo, la popolazione di Gaza sta affrontando un'altra emergenza, quella degli aiuti umanitari fermi ai confini. Nessun camion con forniture essenziali sarebbe entrato nella Striscia nelle ultime due settimane. Inoltre, il taglio dell’elettricità ha reso inutilizzabile l’impianto di desalinizzazione, riducendo drasticamente l’accesso all’acqua potabile. “I bambini di Gaza, che hanno sopportato più di 15 mesi di guerra, sono ripiombati in un mondo di paura e morte. Gli attacchi e la violenza devono cessare ora", continua Russell. "Esortiamo tutte le parti a ripristinare immediatamente il cessate il fuoco e chiediamo ai Paesi che hanno influenza di usare la loro voce per garantire che la situazione non si deteriori ulteriormente. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato da tutte le parti, consentendo l'immediata fornitura di aiuti umanitari, la protezione dei civili e il rilascio di tutti gli ostaggi".
Israele intensifica i raid, Netanyahu atteso in serata
Mentre l'Unicef e la comunità internazionale invocano la fine delle ostilità, Israele annuncia che le operazioni militari proseguiranno. Lo esplicita il ministro degli Esteri Gideon Saar, che afferma: “Non si tratta di un attacco che durerà un giorno solo. L’operazione continuerà nei prossimi giorni”. Anche Benjamin Netanyahu conferma che le ostilità non si fermeranno: "Nelle ultime 24 ore, Hamas ha sentito la nostra forza. Voglio garantire a voi e a loro: questo è solo l'inizio. Continueremo a combattere per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra". Il premier israeliano aggiunge: "Il mio cuore è con gli ostaggi e le loro famiglie, stanno vivendo un incubo impossibile, ogni giorno, ogni minuto". Tuttavia i parenti degli ostaggi, in mattinata, hanno criticato l'operazione bellica di Tel Aviv: "Smettete di uccidere i nostri cari".