A due giorni dalla ripresa dei bombardamenti su Gaza e dalla rottura della tregua, è arrivato il semaforo verde del presidente degli Stati Unit: Donald Trump "sostiene pienamente Israele, l’esercito israeliano e le azioni intraprese negli ultimi giorni” nella Striscia, ha riferito ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Il presidente americano “ha chiaramente fatto capire ad Hamas che, se non avesse rilasciato tutti gli ostaggi, avrebbe vissuto l’inferno - ha aggiunto - e sfortunatamente Hamas ha scelto di fare un gioco mediatico con le vite umane”. Secondo il portavoce Protezione civile di Gaza, Mahmoud Bassal, “il numero totale dei morti dalla ripresa dell’attacco (…) è di 504, di cui oltre 190 minorenni”. Il conteggio, ha aggiunto, potrebbe essere sottostimato perché 196 persone risultano ancora disperse. Nel giorno del del ritorno dei carri armati israeliani nel nord della Striscia di Gaza, Hamas - per la prima volta dopo diverse settimane - ha lanciato dei razzi su Tel Aviv, con alcuni frammenti che sono caduti in città dopo essere stati colpiti dal sistema antimissilistico Iron Dome. Attacco rivendicato dal’ala militare dell’organizzazione palestinese, le brigate al-Qassam, che in una nota hanno affermato di aver bombardato la capitale israeliana con razzi M90, in risposta ai “massacri sionisti contro i civili”. L’Idf, invece, ha informato di aver eliminato il capo della sicurezza generale di Hamas a Gaza, Rashid Janjouh.