La guerra a Gaza entrerà presto in una fase più cruenta. L’esercito israeliano, dopo il piano approvato dal gabinetto di sicurezza la scorsa settimana, sta preparando una nuova offensiva di terra. L’annuncio arriva diretta dal premier Benjamin Netanyahu: “Nei prossimi giorni, entreremo con tutte le nostre forze per completare l’operazione e sconfiggere Hamas”, ha detto durante un incontro con i riservisti. “Non ci sarà alcuna situazione in cui fermeremo la guerra”, ha aggiunto, rispondendo a chi gli chiedeva se esistesse la possibilità di fermare l’offensiva in caso di liberazione degli ostaggi.
L’occupazione totale di Gaza è solo uno dei tasselli della strategia israeliana approvata definitivamente la scorsa settimana. Il secondo obiettivo - caldeggiato da tempo dagli esponenti più estremisti del governo israeliano - è quello di trasferire altrove la popolazione palestinese. Ora, ad ammetterlo, è lo stesso Netanyahu: “Abbiamo istituito un’amministrazione che permetterà loro di andarsene, ma il problema per noi si riduce a un tema: abbiamo bisogno di Paesi che siano disposti ad accoglierli. Questo è ciò su cui stiamo lavorando in questo momento. Se offriamo loro l’opportunità di andarsene - ha aggiunto - più del 50 per cento se ne andrà, e penso anche di più”. Affermazione che fa il paio con quanto avrebbe affermato ieri - 12 maggio - in un intervento a porte chiuse alla commissione Affari esteri e difesa della Knesset, riportato dal Times of Israel. Il premier avrebbe dichiarato di voler “distruggere sempre più case” a Gaza, così i palestinesi “non avranno un posto dove tornare”.
Intanto, mentre Philippe Lazzarini dell’Unrwa, l’agenzia Onu che assiste i profughi palestinesi, ha accusato nuovamente Israele di usare la fame come “arma di guerra”, sul tema degli aiuti umanitari è intervenuta anche l’Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas: “Israele dice che gli aiuti umanitari vengono strumentalizzati da Hamas, perché vengono dati a chi è loro vicino, ma allora la risposta è quella d'inondare Gaza di aiuti, in modo che non ci sia un deficit e non possano essere utilizzati come dicono loro”.