Il dipartimento di Giustizia Usa ha archiviato le indagini su diversi dipartimenti di polizia degli Stati Uniti, compreso quello di Minneapolis, sotto inchiesta per l'uccisione di George Floyd. Un'azione che sembra rispondere alla volontà dell'amministrazione Trump di far finire l'episodio nel dimenticatoio: solo un paio di mesi fa, la sindaca di Washington, Muriel Bowser, dopo le pressioni dei repubblicani al Congresso, aveva chiesto la rimozione del murales Black Lives Matter sulla 16th Street, di fronte alla Casa Bianca.
L'annuncio è arrivato quattro giorni prima del quinto anniversario dell'omicidio del 46enne afroamericano a Minneapolis, ucciso dalla polizia statunitense il 25 maggio 2020. Un atto di violenza estremo, che ha suscitato indignazione in tutto il mondo contro i soprusi degli agenti sulla comunità nera negli Stati Uniti.
La mossa, annunciata dal capo della divisione per i diritti civili del dipartimento di Giustizia (DoJ), rifletterebbe la volontà dell'amministrazione di opporsi agli accordi che richiedono riforme nei dipartimenti di polizia in cui ci sono stati episodi di comportamenti scorretti.
A riferirlo è la Cnn, che riporta anche i nomi degli altri dipartimenti coinvolti: Phoenix, in Arizona, Trenton, in New Jersey, Memphis in Tennessee e Mount Vernon, in New York. Chiuse anche le indagini sul decreto consensuale - un accordo federale approvato da un giudice e utilizzato come sistema di controllo per i dipartimenti di polizia quando viene ritenuta necessaria una riforma - emesso a Louisville dopo la sparatoria fatale in cui ha perso la vita Breonna Taylor la notte tra il 12 e il 13 marzo 2020.
"I decreti di consenso della polizia troppo generici sottraggono il controllo locale delle attività di polizia alle comunità a cui spetta, trasferendo tale potere a burocrati non eletti e irresponsabili, spesso con un programma anti-polizia", ha affermato in una dichiarazione il procuratore generale aggiunto Harmeet Dhillon.
"Dopo un'analisi approfondita da parte dell'attuale dirigenza del dipartimento di Giustizia e della divisione per i diritti civili, gli Stati Uniti non credono più che il decreto consensuale proposto sia nell'interesse pubblico", ha affermato il DoJ in merito all'accordo di Minneapolis.