“Dobbiamo chiamare a rispondere per quello che è successo a Washington anche i leader irresponsabili dell'Occidente che sostengono l’odio" verso Israele. L’accusa è del ministro israeliano alla Diaspora e alla lotta all'antisemitismo, Amichai Chikli, che su X ha fatto nomi e cognomi: "Il presidente Emmanuel Macron, il premier Keir Starmer, il primo ministro canadese Mark Carney hanno tutti incoraggiato, in modi diversi, le forze del terrore senza tracciare linee rosse morali. Questa codardia viene pagata dal sangue ebraico”. Quella dell’esponente del governo di Benjamin Netanyahu è un’accusa pesante – ritenere moralmente responsabili i leader di Francia, Regno Unito e Canada dell’attentato in cui sono stati uccisi due membri dell’ambasciata d’Israele – che rischia di scatenare ulteriori tensioni diplomatiche dopo che nei giorni scorsi i tre hanno usato parole di condanna nei confronti della nuova escalation dell’esercito israeliano a Gaza.
In una dichiarazione congiunta del 20 maggio, Macron, Starmer e Carney hanno avvertito che “non resteranno inerti” di fronte alle “azioni scandalose” del governo israeliano nella Striscia, minacciando “misure concrete” se non si metterà fine all’offensiva militare e se non rilascerà gli aiuti umanitari. "Siamo determinati a riconoscere uno Stato palestinese come contributo al raggiungimento di una soluzione a due Stati e siamo pronti a lavorare con altri per raggiungere questo obiettivo", hanno aggiunto, riferendosi in particolare alla conferenza prevista per giugno alle Nazioni Unite "per costruire un consenso internazionale attorno a questo obiettivo”. "Ci opponiamo fermamente all'espansione delle operazioni militari israeliane a Gaza", hanno sottolineato i tre, aggiungendo che il "livello di sofferenza umana" nell'enclave palestinese è “intollerabile".
Macron, Starmer e Carney hanno anche condannato "il linguaggio odioso recentemente utilizzato dai membri del governo israeliano e la minaccia di sfollamento forzato dei civili che affrontano la disperata distruzione di Gaza". Pur riconoscendo il diritto di Israele a "difendersi" dal "terrorismo" e chiedendo ad "Hamas di rilasciare immediatamente i restanti ostaggi tenuti cosi' crudelmente in ostaggio dal 7 ottobre 2023", i tre leader ritengono che l'escalation portata avanti dalle autorità israeliane sia "totalmente sproporzionata”. "Se Israele non pone fine alla nuova offensiva militare e non revoca le restrizioni sugli aiuti umanitari, adotteremo ulteriori misure concrete in risposta”.

Sempre negli scorsi giorni, il premier britannico ha pronunciato un discorso duro alla Camera dei comuni di Londra condannando tra le altre cose il blocco degli aiuti umanitari: "Non possiamo permettere che la popolazione di Gaza muoia di fame", ha affermato. "Il recente annuncio che Israele consentirà l'ingresso di una quantità minima di cibo a Gaza è totalmente e assolutamente inadeguato". Il Regno Unito ha poi convocato l'ambasciatrice di Israele a Londra, Tzipi Hotovely. Il governo laburista inglese ha anche deciso di sospendere i negoziati commerciali con Israele su un trattato di libero scambio post-Brexit e annunciato un pacchetto di sanzioni contro alcuni esponenti più estremi dei coloni israeliani in Cisgiordania.
Sa'ar: "Istigazione antisemita anche dai leader europei"
Anche il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha accusato l'Europa e parte dei suoi rappresentanti: "Esiste un filo diretto che collega l'incitamento antisemita e anti-israeliano all'attentato a Washington. Questa istigazione viene praticata anche da leader e funzionari di molti Paesi e organizzazioni internazionali, soprattutto europei. Le calunnie sul sangue, sul genocidio, sui crimini contro l'umanità e sull'uccisione di neonati hanno spianato la strada proprio a tali omicidi. Ecco cosa succede quando i leader del mondo si arrendono alla propaganda terroristica palestinese e la servono".
L'ambasciatore Usa in Israele: "Londra e Parigi ipocrite"
Sul caso è intervenuto anche l'ambasciatore statunitense in Israele, Mike Huckabee, condannando "l'ipocrisia di Parigi e Londra che chiedono a Israele di porre fine alla guerra senza sconfiggere Hamas". I due Paesi, ha detto in un'intervista alla radio militare israeliana, "devono ricordare la loro storia: invece di accontentarsi di un 'pareggio', Gran Bretagna e Francia hanno bombardato a tappeto la Germania, e questo è ciò che ha posto fine alla guerra, è stata una vittoria decisiva dopo essere stati attaccati dai nazisti", ha affermato. Huckabee si è rifiutato di dire se gli Stati Uniti stiano pianificando azioni per difendere Israele dalle misure inglesi e francesi.