La crisi tra India e Pakistan ha raggiunto un nuovo picco di tensione dopo che Nuova Delhi ha lanciato un attacco missilistico nella notte di martedì contro obiettivi in Pakistan e nel Kashmir amministrato da Islamabad. Secondo le autorità pakistane, sarebbero almeno 26 le vittime civili e 46 i feriti. Altre cinque persone sono morte lungo la Linea di Controllo a causa del fuoco d’artiglieria. L'iniziativa militare, battezzata “Operazione Sindoor”, rappresenta la più grave escalation tra le due potenze nucleari da decenni.
Secondo le autorità indiane, l’attacco ha colpito nove obiettivi ritenuti basi terroristiche riconducibili ai gruppi Jaish-e-Mohammed (JeM), Lashkar-e-Taiba (LeT) e a una cellula chiamata Resistenza del Kashmir, responsabile – secondo l’India – dell’attentato terroristico del 22 aprile a Pahalgam, in cui sono morte 26 persone. Il nome dell’operazione, “Sindoor”, è un richiamo simbolico al pigmento rosso indossato dalle donne hindu sposate, in omaggio alle vittime e alle loro famiglie.
Il primo ministro pakistano, Shehbaz Sharif, ha dichiarato che l'India "ha compiuto attacchi codardi in cinque località del Pakistan” e che il suo Paese avrebbe risposto. “Il Pakistan ha tutto il diritto di dare una risposta forte a questo atto di guerra imposto dall’India, e una risposta forte è effettivamente in corso,” ha detto Sharif. L’esercito indiano ha dichiarato che il Pakistan ha condotto un attacco d’artiglieria lungo la linea di confine, nella zona di Bhimber Gali, nel Kashmir controllato dall’India. La polizia e i medici indiani hanno dichiarato che almeno sette civili sono stati uccisi e altri 30 sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti pakistani.
"L’Unione Europea condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni. I responsabili devono essere assicurati alla giustizia. L'Alta Rappresentante lo ha sottolineato nei suoi recenti colloqui con le controparti indiana e pakistana," ha dichiarato il portavoce della Commissione UE, Anouar El Anouni, durante l’incontro quotidiano con la stampa. "Invitiamo entrambe le parti all’adozione di misure immediate per favorire la de-escalation. L’UE sottolinea l’importanza di una soluzione pacifica, negoziata e duratura, concordata reciprocamente". Il portavoce delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha dichiarato in un comunicato che il Segretario Generale António Guterres invita entrambi i Paesi alla moderazione. “Il mondo non può permettersi un confronto militare tra India e Pakistan,” si legge nella dichiarazione.