L'indiscrezione del Washington Post: novemila persone dovrebbero essere portate nel carcere di massima sicurezza. Intanto le proteste non si fermano, Trump: "I manifestanti sono animali e sono pagati da qualcuno"

Stati Uniti, tra i migranti che verranno deportati a Guantanamo ci sarebbero anche italiani. E continua il pugno duro di Trump a Los Angeles

Ci sono circa novemila immigrati che nelle prossime ore verranno deportati nel carcere americano di Guantanamo dagli Stati Uniti. Tra questi, secondo quanto scrive il Washington Post, ci sarebbero anche italiani. Secondo il quotidiano americano nella prigione di massima sicurezza dovrebbero finire circa 800 europei provenienti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Belgio, Olanda, Lituania, Polonia, Romania, ma anche da Turchia e Ucraina. L’amministrazione statunitense non avrebbe informato i governi stranieri, e quindi neanche l’Italia. 

Gli italiani a Guantanamo

“I cittadini stranieri presi in considerazione provengono da diversi Paesi – scrive il Washington Post – tra questi, centinaia provengono da nazioni europee amiche, tra cui Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia e Ucraina, ma anche da altre parti del mondo, tra cui molti provenienti da Haiti”. Una scelta, quella di inviare europei a Guantanamo, che potrebbe irrigidire ulteriormente i rapporti con le cancellerie del Vecchio Continente. Il dipartimento di Stato americano, che non ha voluto confermare l'indiscrezione, non intende rivelare l'identità dei migranti illegali che saranno spediti: “Non è certo una dinamica gestita dal dipartimento di Stato. Non specificherò nessuna nazionalità degli immigrati clandestini", ha detto la portavoce Tammy Bruce, sottolineando che "non è una novità che trasferiamo gli immigrati illegali che hanno compiuto dei crimini a Guantanamo prima che vengano rimandati nel loro Paese d'origine: non è la destinazione finale”. Il “messaggio - ha spiegato un rappresentante anonimo del dipartimento di Stato al quotidiano statunitense - è sconvolgere le persone” e creare un effetto deterrente. Politico scrive però che il dipartimento di Stato americano starebbe cercando di convincere quello per la Sicurezza nazionale a non inviare migranti europei. Le stesse fonti parlano di "allarme tra i diplomatici americani”.

La prima reazione in Italia è arrivata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che si è impegnato a rimpatriare subito i migranti italiani, senza farli passare da Guantanamo: “Le prime informazioni che vengono dal Dipartimento per la Sicurezza nazionale ci dicono che Guantanamo verrebbe utilizzata per i clandestini di Stati che non accettano i rimpatri", ha affermato Tajani. Ma l'Italia “ha già detto all'amministrazione americana tempo fa che era disposta a riprendere gli irregolari nel pieno rispetto dei loro diritti individuali”

Le proteste

Intanto non si placano le proteste anti-Trump che ormai da cinque giorni stanno sconvolgendo gli Stati Uniti. La scorsa notte a Los Angeles è stato imposto il coprifuoco che, però, è stato sistematicamente con la polizia ha effettuato "decine di arresti", circa 400. La sindaca della metropoli, Karen Bass, ha attaccato nuovamente il tycoon: "Donald Trump sta usando la nostra città un esperimento, per vedere fino a dove può spingersi per violare la legge. Se sfonda qui, potrà farlo in tutto il Paese". Ma Trump non arretra sulla scelta di inviare la Guardia nazionale e i marines, ma anzi rilancia e raddoppia i soldati in città. Che non se ne andranno "finché non ci sarà pace". "È molto semplice: se i manifestanti sono pericolosi, se tirano mattoni, se sputano in faccia agli agenti, se prendono a pugni le persone, l'esercito risponderà con una grande forza e loro finiranno in galera per lungo tempo", ha spiegato. Trump ha anche aggiunto che i manifestanti sono "animali" che sarebbero "pagati da qualcuno". Ha detto di "non sapere chi, ma qualguno li paga. oppure sono agitatori".

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