Teheran creerà un nuovo impianto per l'arricchimento dell'uranio, da situare "in un luogo sicuro". L'annuncio è giunto dopo che l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha approvato una risoluzione presentata da Francia, Regno Unito, Germania e Stati Uniti in cui si legge che l'Iran non sta rispettando i suoi obblighi in materia nucleare (avvertimento che arriva prima di un eventuale invio del dossier alle Nazioni Unite). "La completa sostituzione delle macchine di prima generazione situate nel complesso di Fordow con macchine avanzate di sesta generazione porterà a un aumento significativo della capacità produttiva di materiale arricchito", ha affermato l'Organizzazione per l'Energia atomica iraniana. "Sono in programma - ha aggiunto Teheran - anche altre misure" ancora da annunciare.
"L'Iran ha sempre rispettato i propri obblighi di salvaguardia", si legge in una dichiarazione congiunta del ministero degli Esteri di Teheran e dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, che descrive la risoluzione dell'Aiea come "politicamente motivata" e "priva di fondamenti giuridici", sottolineando che nessuno dei rapporti dell'Aiea ha menzionato inadempienze.
Un annuncio, quello della Repubblica islamica, che ha provocato una dura reazione da parte di Tel Aviv. "L'Iran è impegnato in un programma di armamento nucleare segreto e sistematico", ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz. "L’accumulo rapido di uranio altamente arricchito dimostra chiaramente che la natura del programma non è civile", sostiene Israele. "L'Iran ostacola in modo costante le attività di verifica e monitoraggio dell'Aiea, ha espulso ispettori, ripulito e nascosto siti sospetti non dichiarati - ha aggiunto il ministero -. Israele avverte che tali azioni minano il regime globale di non proliferazione e rappresentano una minaccia immediata alla sicurezza e alla stabilità regionale e internazionale".