Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di voler evitare un eventuale raid di Israele contro i siti nucleari della Repubblica islamica. Witkoff: la risposta di Teheran a un'azione bellica di Tel Aviv potrebbe essere sanguinosa

Per Trump non è da escludere un attacco contro l'Iran, "ma non è imminente"

"Un attacco contro l'Iran è possibile, ma non direi che è imminente". Donald Trump, rispondendo alla domanda su un eventuale raid di Israele contro i siti nucleari della Repubblica islamica, ha sottolineato di voler "evitare il conflitto con Teheran". Ma, ha aggiunto, "si devono impegnare di più nei negoziati" sullo sviluppo del programma nucleare. Dai toni, il presidente Usa sembra fiducioso: "Israele non deve attaccare l'Iran, l'accordo sul nucleare è vicino". Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente (che domenica - 15 giugno - sarà presente al sesto round di negoziati con Teheran), ha messo in guardia i senatori repubblicani sulla possibilità che la risposta dell'Iran a un eventuale attacco di Israele potrebbe essere sanguinosa e causare molte vittime. A dare la notizia è stata Axios, secondo le cui fonti la rappresaglia dell'Iran potrebbe travolgere le difese di Israele e causare gravi danni.

 

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