È stato arrestato negli Stati Uniti Vance Boelter, l’uomo di 57 anni accusato di aver sparato e ucciso, nella notte tra il 13 e il 14 giugno, la deputata del Minnesota Melissa Hortman e suo marito Mark, e di aver ferito il senatore John Hoffman e sua moglie, entrambi politici del Partito democratico. Dopo due giorni di ricerche la polizia - secondo cui Boetler avrebbe agito per motivi politici - lo ha trovato nei boschi vicino a Green Isle, una cittadina a sud-ovest di Minneapolis, dove viveva con la moglie e i figli.

Tra venerdì e sabato scorso, l’uomo si era presentato prima a casa del senatore Hoffman, vestito da agente delle forze dell’ordine, a cui aveva sparato nove colpi di pistola, ferendolo. Dopo un’ora, intorno alle tre di notte, si è introdotto nella residenza della deputata ed ex speaker della Camera statale, uccidendo la donna e il marito. Poi, dopo uno scambio a fuoco con gli agenti di polizia, il killer era riuscito a fuggire a piedi. Da quel giorno è partita quella che il capo della polizia locale ha definito “la più grande caccia all’uomo nella storia” del Minnesota.

Dalla finta macchina della polizia trovata qualche ora prima dell’arresto sono stati trovati molti indizi che corroborerebbero la tesi dell'omicidio politico. Nella vettura, infatti, c’era un manifesto politico e una lista di obiettivi con 70 persone legate a vario titolo al diritto all’aborto. Oltre ai due parlamentari effettivamente colpiti, figuravano altri politici democratici, ma anche medici e persone note nel mondo imprenditoriale della zona. Nella lista erano anche incluse alcune sedi di Planned Parenthood, l’organizzazione statunitense di cliniche che offrono servizi per la salute riproduttiva e praticano aborti.