Il presidente degli Stati Uniti parla di accordi sul nucleare, escalation militare, Israele e Iran. Nella stessa stanza, in piedi ad ascoltarlo, Federico Gatti, Weston McKennie, Dusan Vlahovic, Manuel Locatelli, Teun Koopmeiners, Timothy Weah. La scena è straniante e in tempi di intelligenza artificiale generativa viene anche il dubbio sia falsa. E invece è tutto vero. La delegazione juventina è stata accolta da Donald Trump alla Casa Bianca alla vigilia dell'esordio dei bianconeri al Mondiale per club che si sta tenendo in questi giorni negli Stati Uniti. Insieme alla squadra e all'allenatore Igor Tudor, era presente il proprietario John Elkann e i quadri dirigenziali, tra cui Giorgio Chiellini e il nuovo direttore generale Damien Comolli. Ad accompagnarli il presidente della Fifa Gianni Infantino, che Trump ha spesso definito "un grande amico". Una relazione molto stretta che può spiegare anche la scomparsa, rivelata da The Athletic, dei messaggi anti-discriminazione e degli spot antirazzisti prima, dopo e durante le partite.
Molti elogi anche per John Elkann: "Un grande uomo d'affari, viene da un lignaggio di vincenti". "Contro chi giocate?" ha chiesto il presidente. Dopo una breve battuta sulla prossima avversaria della Juventus, l'Al-Ain ("attenzione agli emiratini, loro spendono tanti soldi"), ha aperto alle domande dei giornalisti. Così di punto in bianco, con Locatelli e Vlahovic che guardano in camera spaesati, si passa a parlare di un possibile regime change in Iran. Il presidente continua a rispondere alle domande e inizia a denigrare il suo predecessore Joe Biden: "Era favorevole a far giocare gli uomini negli sport femminili". Compiaciuto di essere riuscito a spingere anche questa volta la sua narrazione transfobica, cerca approvazione e si gira verso i giocatori della Juve. "Una donna potrebbe far parte della squadra?". Fioccano sorrisi imbarazzati, prova a uscire dal pressing Comolli: "Abbiamo un'ottima squadra femminile". "Ma dovrebbero giocare con le donne, giusto? Siete molto diplomatici", risponde Trump. Poi si torna a parlare di Iran e Israele.
La partita d'esordio della Juventus al Mondiale per Club si giocherà alle 3 di notte del 19 giugno. Ma è probabile che i bianconeri suderanno di meno di quanto non abbiano fatto nello Studio Ovale.