Taiwan ha rilevato 50 caccia cinesi intorno all'isola nelle ultime 24 ore. A renderlo noto è il ministero della Difesa -  come riporta France Presse - secondo il quale, oltre ai 50 aerei, sono stati localizzati anche sei vascelli della marina cinese. Incursioni che, si sospetta, non siano casuali: la massiccia presenza cinese attorno a Taiwan è apparsa due giorni dopo che la pattuglia della Marina britannica Hms Spey ha navigato attraverso lo stretto che separa Taipei e la Repubblica popolare e un giorno dopo che il presidente dell'isola, William Lai, aveva chiesto una "maggiore vigilanza" di fronte alla pressione militare di Pechino nell'area.

In una nota, il ministero della Difesa ha precisato che 46 dei 50 jet hanno attraversato la linea mediana e sono entrati nell'area di identificazione di difesa aerea (Adiz) da nord, da sudovest e da est. Posizionamento che ha indotto le forze armate di Taiwan a tenere d'occhio quanto sta accadendo e a rispondere di conseguenza: "Le Forze armate di Taiwan hanno monitorato la situazione e impiegato aerei da missione, navi della marina e sistemi missilistici costieri in risposta alle attività rilevate", ha dichiarato il ministero della Difesa. 

Già a marzo Taiwan aveva tracciato 59 aerei cinesi intorno all'isola. Allora, l'esercito di Pechino aveva avviato delle esercitazioni militari attorno all'isola, con lo schieramento del suo gruppo di portaerei Shandong e altre imbarcazioni in un - come lo aveva definito il presidente di Taiwan, Lai Ching-te - "severo avvertimento e una deterrenza energica" nei confronti dei "separatisti" -. Si tratta del numero più alto di incursioni registrato dal 14 ottobre, quando 111 aerei da guerra cinesi avevano attraversato lo spartiacque dello Stretto ed erano entrati nell'autoproclamata Adiz come parte delle esercitazioni militari su larga scala intorno all'isola.