Mondo
17 luglio, 2025L'annuncio del presidente Petro critico con i membri dell'Alleanza atlantica: "Come possiamo stare con eserciti che tirano bombe ai bambini?"
La Colombia non sarà più partner globale della Nato. L'annuncio è arrivato direttamente dal presidente, Gustavo Petro, durante il vertice internazionale su Gaza che si è tenuto al ministero degli Esteri a Bogotà. "Dobbiamo uscire dalla Nato, non c'è altra via. E il rapporto con l'Europa non può continuare con governi che tradiscono il proprio popolo e stanno aiutando a sganciare bombe", ha detto il presidente di sinistra. "Il carbone colombiano non può diventare bomba in Israele per uccidere bambini: potranno aumentare i dazi o fare quello che vogliono. Ci aiuteranno altri popoli".
Rivolgendosi poi al Vecchio continente: "Dobbiamo creare un esercito della luce con tutti i popoli del mondo che lo desiderano e dobbiamo dire all'Europa che, se vuole stare con l'America Latina o con l'Africa, deve smettere di aiutare i nazisti, e dobbiamo dire al popolo americano che deve smettere di aiutare i nazisti". "Cosa ci facciamo nella Nato? - ha proseguito - Non è venuta l'ora di uscire? Come possiamo stare con eserciti che tirano bombe ai bambini?", ha aggiunto Petro accusando i "principali leader" dell'Alleanza atlantica di "stare con il genocidio".
Il legame fra la Colombia e la Nato risale al 2017, quando il Paese diventò "partner globale" dell'Alleanza atlantica: è l'unico Stato dell'America latina ad aver ottenuto questo status. Nel 2021, poi, il Paese è stato il primo a firmare un programma di partenariato individuale su misura della Nato.
Essere un partner globale significa collaborare con la Nato in aree di interesse comune, come sicurezza marittima, lotta al terrorismo, traffico di droga, formazione militare e scambio di intelligence, senza però partecipare necessariamente ad azioni militari. Nel 2025, Bogotà ha firmato un accordo grazie al quale i soldati colombiani possono ricevere formazione in settori chiave come l'intelligenza artificiale, allo scopo di migliorare l'interoperabilità con altre forze di sicurezza in tutto il mondo.
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