Politica
18 luglio, 2025Nel centrosinistra, il veto tra partiti alleati potrebbe far saltare qualche candidatura. Nel centrodestra, Fratelli d'Italia scalpita per arrivare al governo in qualche regione del Nord Italia
Cinque regioni andranno al voto (Campania, Marche, Toscana, Puglia, Veneto) oltre alla Valle d’Aosta che è a statuto speciale. Ma le liste elettorali e i candidati si decidono adesso, in estate, perché le prime regioni andranno al voto in autunno.
E anche la data in cui votare rientra nella strategia politica, visto che si tratterà degli unici test elettorali prima delle politiche del 2027 (salvo voto anticipato). Delle cinque regioni al voto a statuto ordinario, la corsa è meno scontata nelle Marche: Francesco Acquaroli, fedelissimo di Meloni, tenta il bis contro Matteo Ricci, eurodeputato Pd (e un tempo molto renziano). Azione di Carlo Calenda non sosterrà nessuno dei due.
Il centrodestra si sente forte in Veneto che, però, dovrà fare a meno di Luca Zaia. Il centrosinistra schiera Giovanni Manildo, avvocato ed ex sindaco di Treviso, ora candidato del campo largo. Per Zaia si ipotizza un ruolo addirittura da ministro, ma quel che è certo è che la Lega proverà a tenere la guida del Veneto magari rinunciando a qualche altra regione del Nord Italia in futuro, in favore di Fratelli d’Italia. Il partito con più voti nel centrodestra non esprime nessun presidente tra le regioni italiane col Pil più alto.
Sul fronte del centrosinistra, la scelta dei candidati e delle liste in Campania, Toscana e Puglia è ancora un rebus: la segretaria del Pd Schlein punta al campo largo, dai 5 Stelle ai renziani, in tutte le regioni al voto. In Campania i 5 Stelle vorrebbero Roberto Fico e il Pd sta cercando di evitare che Vincenzo De Luca, l’ingombrante presidente dem arrivato al limite dei mandati, presenti un candidato suo che spacchi la coalizione. De Luca ha fatto qualche apertura nei confronti del leader dei 5 Stelle Conte, in un incontro sulle regionali che doveva rimanere segreto.
In Toscana, Eugenio Giani, sfruttando anche lo statuto Pd, punta al bis. In Puglia c’è Antonio Decaro, e non è chiaro se Michele Emiliano si candiderà come consigliere regionale. Ma soprattutto, nel centrosinistra, il veto tra partiti alleati potrebbe far saltare qualche candidatura.
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