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25 luglio, 2025La dura reazione di Netanyahu: "Una decisione che premia il terrorismo". Contrari anche gli Stati Uniti: "È uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre"
L'aveva annunciato e lo farà. O, almeno, intende farlo, stando a quanto scrive Emmanuel Macron sui social: "La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina". "L'annuncio solenne", così come lo descrive lo stesso presidente della République, dovrebbe arrivare nel mese di settembre, di fronte all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La lettera pubblicata ieri sera, 24 luglio, in cui conferma al destinatario Mahmoud Abbas, presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), l'intenzione della Francia di diventare la prima grande potenza occidentale a riconoscere uno Stato palestinese e il precedente annuncio nel mese di aprile fanno pensare che, sul tema, Macron sia ormai irremovibile.
Due popoli, due Stati
"La pace è possibile", scrive Macron, e Parigi vuole rimanere "fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente". La decisione del presidente francese va in questa direzione, nella speranza che la delimitazione di uno luogo che i palestinesi possano chiamare casa possa spingere verso un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, oltre che aiutare a "ricostruire Gaza, garantirne la vivibilità e smilitarizzare l'organizzazione". Ma serve anche riconoscere pienamente lo Stato d'Israele, in modo che "contribuisca alla sicurezza" nel Medio Oriente. "Non c'è alternativa".
Le resistenze degli alleati
La reazione più dura non poteva che arrivare da Israele, con il primo ministro Benjamin Netanyahu che critica apertamente la scelta dell'inquilino dell'Eliseo: invece di portare la pace, questa decisione "premia il terrorismo". Parigi, ha aggiunto, è in testa a "una crociata contro lo Stato ebraico".
Ma la scelta non piace neanche a Washington, da cui Marco Rubio, segretario di Stato Usa, ha scritto un post su X esprimendo tutta la sua contrarietà: "Gli Stati Uniti respingono fermamente il piano di Macron. Questa decisione sconsiderata non fa che alimentare la propaganda di Hamas e ostacola la pace", commenta. "Uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre".
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