Un cratere di un diametro di circa 6 metri. Nessuna persona è rimasta coinvolta, ma è stata una casualità. A circa cento chilometri da Varsavia, in un campo di mais, è precipitato un drone di fabbricazione russa. "Una nuova provocazione", l'ha definita il ministro della Difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz. Le autorità sono state allertate dagli abitanti del vicino villaggio di Osiny.  "La Russia sta ancora una volta provocando i Paesi della Nato, dopo gli incidenti con droni verificatisi in Romania, Lituania e Lettonia".

 "Un'altra violazione del nostro spazio aereo da est conferma che la missione più importante della Polonia all'interno della Nato è la difesa del proprio territorio". Queste invece le parole del ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. In un post su X, ha annunciato che Varsavia rivolgerà una protesta formale "contro il responsabile", senza citare direttamente la Russia. Ma sono state le stesse istituzioni polacche a identificare l'oggetto caduto sul proprio territorio come una versione russa del drone Shahed.

"Abbiamo una prova visibile che lo spazio aereo polacco è minacciato da questa guerra: qualcosa potrebbe accadere, qualcosa potrebbe esplodere, non è sicuro, le persone potrebbero morire e la sicurezza di no Stato alleato della Nato è a rischio", ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri polacco Pawel Wronski. Varsavia invierà una nota diplomatica di protesta alla Russia. Parlando all'emittente Tvn24, Wronski ha spiegato che Varsavia informerà anche i propri alleati Nato: "Presenteremo tutti gli altri episodi di violazione dello spazio aereo polacco. Non si tratta solo di un conflitto alla periferia dell'Europa, ma di una situazione che minaccia non solo l'Ucraina, ma anche l'Europa, compresi gli Stati della Nato coperti dall'Articolo 5 del trattato di Washington".

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