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26 agosto, 2025Continua la polemica sulle parole del noto regista statunitense dopo che domenica scorsa aveva elogiato il cinema russo e la vita a Mosca e San Pietroburgo, provocando l'ira di Kiev
Dopo le forti critiche mosse dall'Ucraina nei confronti di Woody Allen per aver elogiato la vita a Mosca e a San Pietroburgo, il regista ha deciso di difendere il suo intervento negando che si sia trattato di un modo per "coprire" le colpe della Russia nel conflitto in Ucraina. Ma, ha continuato, non bisogna per questo "interrompere le conversazioni artistiche".
"Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina - ha spiegato al Guardian - credo fermamente che Vladimir Putin abbia totalmente torto. La guerra che ha provocato è spaventosa. Ma qualunque cosa i politici abbiano fatto, non penso che tagliare le conversazioni artistiche sia un modo per aiutare".
Le parole di Allen che, intervenuto domenica scorsa - 24 agosto - in un dibattito in occasione della Settimana internazionale del cinema di Mosca aveva elogiato la vita nelle due grandi città della Federazione, nonché il cinema russo, avevano suscitato un forte malcontento in Ucraina. Il ministero degli Esteri di Kiev, infatti, aveva parlato di una "vergogna e un insulto al sacrificio di attori e registi ucraini uccisi o feriti dai criminali di guerra russi nella loro guerra in corso", in riferimento al commento fatto da Allen che si era detto disponibile - se qualche produttore russo gli offrisse una produzione in comune - a pensare a un copione del tipo "come si sta bene a Mosca e San Pietroburgo".
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