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5 agosto, 2025Articoli correlati
Washington, intanto, è pronta a introdurre dal 7 agosto un'imposta doganale unica del 15% sulle merci di Ventisette Stati membri
L’Unione europea ha deciso di sospendere per un semestre le contromisure da 93 miliardi contro le importazioni dagli Stati Uniti. L'annuncio è arrivato ieri - 4 agosto - dalla Commissione, tramite il suo portavoce al commercio, Olof Gill. L'Ue, ha spiegato, "continua a collaborare con gli Stati Uniti per finalizzare una dichiarazione congiunta, come concordato il 27 luglio. Con questi obiettivi in mente, la Commissione adotterà le misure necessarie per sospendere di 6 mesi le contromisure dell'Ue contro gli Stati Uniti, che avrebbero dovuto entrare in vigore il 7 agosto. L'adozione delle misure necessarie da parte della Commissione è prevista per domani (oggi, ndr), 5 agosto, tramite procedura d'urgenza".
Secondo Gill, l'accordo sui dazi raggiunto il 27 luglio in Scozia durante l'incontro tra Ursula von der Leyen e Donald Trump "ripristina stabilità e prevedibilità per cittadini e imprese su entrambe le sponde dell'Atlantico". E non solo: "Garantisce l'accesso continuo alle esportazioni dell'Ue al mercato statunitense, preserva catene del valore transatlantiche profondamente integrate, salvaguarda efficacemente milioni di posti di lavoro e getta le basi per una cooperazione strategica continua tra Ue e Stati Uniti".
Mentre Bruxelles sospende i controdazi, quindi, Washington è pronta a introdurre dalla mezzanotte del 7 agosto un'imposta doganale unica e omnicomprensiva del 15% sulle merci di Ventisette Stati membri.
"A differenza di altri partner commerciali statunitensi, questo dazio del 15% include le attuali aliquote della nazione più favorita (Npf), il che significa che non è previsto alcun cumulo oltre il limite del 15%. Con questa iniziativa, l'Ue ottiene un'immediata riduzione dei dazi rispetto a quelli annunciati dagli Stati Uniti il 2 aprile, e si getta una prima importante base per ripristinare la chiarezza per le aziende dell'Ue che esportano negli Stati Uniti. Gli altri elementi dell'accordo del 27 luglio devono ora essere attuati dagli Stati Uniti. Tra questi, l'impegno a ridurre i dazi della Sezione 232 sulle automobili e sui componenti di automobili importati dall'Ue a un'aliquota massima del 15%, nonché il trattamento specifico concordato per alcuni prodotti strategici (ad esempio, aeromobili e componenti di aeromobili)", conclude la nota diffusa da Gill.
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