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1 settembre, 2025I soccorsi proseguono con difficoltà a causa del blocco delle strade e delle scosse di assestamento. La comunità internazionale si mobilita per fornire aiuti
Oltre 800 morti e più di 2.700 feriti è il bilancio del terremoto di magnitudo 6 che ieri sera, 31 agosto, ha colpito diverse città nella provincia di Kunar, vicino alla città di Jalalabad, nell'est dell'Afghanistan. "Decine di case sono sotto le macerie", hanno riferito più fonti del governo talebano alla Bbc, secondo cui la maggior parte delle abitazioni danneggiate si trova nella valle di Mazar - in una zona montuosa -, nel distretto di Norgal, al confine con il Pakistan.
Le strade sono bloccate dalle frane, per cui la polizia può effettuale le operazioni di soccorso soltanto per via aerea. Diversi gli appelli del governo talebano alla comunità internazionale: alcuni funzionari hanno esortato le organizzazioni umanitarie a fornire assistenza, data la difficoltà nel riuscire a raggiungere la zona ancora soggetta a scosse di assestamento. Decine di volontari si sono precipitati negli ospedali della provincia di Nangahar per donare il sangue.
L'appello è stato immediatamente ascoltato dalle istituzioni: "Il team delle Nazioni Unite in Afghanistan è mobilitato e non risparmierà sforzi per assistere le persone in difficoltà nelle zone colpite dal terremoto", ha dichiarato il Segretario Generale dell'Onu, Antonio Guterres, esprimendo solidarietà al popolo afghano per "il devastante terremoto che ha colpito il paese". E ha aggiunto: "Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e auguro pronta guarigione ai feriti".
Solidarietà e aiuti arrivano anche dall'Ue: "Tragiche notizie dall'Afghanistan. Un terremoto di magnitudo 6.0 nella provincia di Konarha ha ucciso almeno 250 persone e ne ha ferite centinaia. Sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutte le persone colpite. La squadra per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (Echo) è sul campo e i nostri partner sono pronti a fornire assistenza immediata", ha scritto in un post su X la commissaria europea per la gestione delle emergenze, Hadja Lahbib.
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