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10 settembre, 2025L’evasione di massa mentre continua la rivolta della Gen Z. Kathmandu nel caos, i manifestanti aggrediscono i politici e bruciano i palazzi del potere mentre vengono schierati i militari
Oltre 13.500 detenuti sono evasi dalle carceri nepalesi durante le proteste scoppiate a Kathmandu in seguito alla decisione del governo di venerdì scorso, 5 settembre, di bloccare l’accesso a vari siti e social network. Come ha dichiarato il portavoce della polizia, Binod Ghimire, "tre agenti di polizia sono stati uccisi e oltre 13.500 detenuti sono evasi dalle carceri del paese". L’evasione di massa è solo l’ultimo episodio del caos generato dalla rivolta della generazione Z, come è già stata ribattezzata.
Nella giornata di ieri il centro della capitale è stato teatro di violenti scontri fra i manifestanti e la polizia con un bilancio che, per il momento, parla di circa 20 morti - i numeri variano a seconda delle fonti - e diverse centinaia di feriti. Nonostante il tentativo del governo di riportare la calma ripristinando l’accesso ai 26 siti oscurati, fra cui Facebook, YouTube e Instagram, le proteste sono continuate e dalla capitale si sono estese al resto del paese costringendo il primo ministro KP Sharma Oli a dimettersi. Prima del capo dell’esecutivo vari ministri avevano già lasciato le proprie cariche mentre la situazione fra le strade di Kathmandu si faceva sempre più tesa.
Decine di migliaia di manifestanti hanno invaso il centro della capitale, molti di loro armati, e durante la giornata di ieri hanno assaltato ed incendiato alcuni palazzi del potere fra cui il Palazzo del Parlamento e il Palazzo Presidenziale. La folla ha anche aggredito alcuni leader politici. Emblematico il caso di Bishnu Prasad Paudel, ministro delle Finanze che, come mostra un video circolato sui social, è stato picchiato con dei bastoni e costretto a gettarsi in un fiume.
Nel giro di due giorni le proteste sono diventate una vera e propria rivolta contro la classe dirigente nepalese e non è chiaro quali potranno essere le conseguenze. L’esercito ha imposto un coprifuoco su tutto il territorio nazionale e numerosi contingenti sono stati schierati nel centro di Kathmandu per cercare di riprendere il controllo della capitale.
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