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12 settembre, 2025Passa la dichiarazione di New York preparata da Francia e Arabia Saudita che chiede una "soluzione giusta, pacifica e duratura del conflitto. L'Italia a favore, contrari - oltre a Israele - anche Stati Uniti e Argentina
Con 142 voti a favore, dieci contrari e 12 astenuti, l’Assemblea generale dell’Onu ha approvato oggi — 12 settembre — la dichiarazione di New York, una storica risoluzione che tenta di ridare slancio alla soluzione dei due Stati — israeliano e palestinese — con l’esclusione, in modo inequivocabile, di Hamas. Il documento è stato preparato negli scorsi mesi da Francia e Arabia Saudita e, grazie alla mediazione di Riad, ha trovato accoglienza in molti Paesi arabi che si sono uniti all'appello — cosa non scontata — per l’estromissione dal futuro di Gaza del movimento palestinese che oggi governa la Striscia.
L’Italia, nonostante lo scetticismo del governo Meloni su un riconoscimento dello Stato di Palestina, ha votato a favore, insieme ai principali Paesi europei. Contrari, oltre a Israele, anche gli Stati Uniti, l’Ungheria e l’Argentina. Il documento, che costituirà la base del vertice del prossimo 22 settembre in cui il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese, ”condanna gli attacchi perpetrati il 7 ottobre da Hamas contro i civili" e afferma “Hamas deve cedere le armi e liberare tutti gli ostaggi" detenuti a Gaza.
Nella risoluzione si afferma anche che, "nel contesto della fine della guerra a Gaza, Hamas deve cessare di esercitare la propria autorità sulla Striscia di Gaza e consegnare le armi all'Autorità palestinese, con il sostegno e la collaborazione della comunità internazionale, conformemente all'obiettivo di uno Stato di Palestina sovrano e indipendente”.
La dichiarazione di New York adottata oggi dall'Assemblea generale dell’Onu invoca inoltre la "fine della guerra a Gaza" e una "soluzione giusta, pacifica e duratura del conflitto israelo-palestinese, basata su una reale attuazione della soluzione dei due Stati”. In vista di un futuro cessate il fuoco, si menziona anche il dispiegamento a Gaza di una "missione internazionale temporanea di stabilizzazione" sotto mandato del Consiglio di sicurezza dell'Onu, per proteggere la popolazione, sostenere il rafforzamento delle capacità dello Stato palestinese e fornire garanzie di sicurezza alla Palestina e a Israele.
"Assieme stiamo gettato le basi di un cammino irreversibile verso la pace in Medio Oriente", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron su X. “Francia, Arabia Saudita e tutti i loro partner saranno a New York per concretizzare questo piano di pace alla Conferenza sulla soluzione dei due Stati. Un altro futuro è possibile. Due popoli, due Stati: Israele e Palestina, che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza. Dipende da tutti noi realizzarlo!”, ha aggiunto.
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