L’attivismo della Spagna su Gaza si manifesta anche sul fronte della giustizia penale. Madrid ha infatti aperto un’indagine preliminare sulle presunte “gravi violazioni del diritto internazionale, dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario" commesse dall'esercito israeliano nella Striscia. La decisione del procuratore generale,  Alvaro Garcia Ortiz,  era a sua volta sollecitata dal capo della procura per i Diritti umani e la Memoria democratica, Dolores Delgado, che ha confermato alla radio Cadena Ser l'apertura dell'indagine, in base al principio di giurisdizione universale.

Delgado ha spiegato che la decisione, sulla falsariga di quanto avvenuto anche per le indagini sulla Russia per la sua guerra in Ucraina, si basa su un rapporto della polizia inviato lo scorso giugno alla procura che contiene “abbondante materiale probatorio" e testimonianze relativi a "gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario”. La procura spagnola ha già comunicato l'apertura delle indagini alla Corte internazionale di giustizia e alla procura della Corte penale internazionale (Cpi) che hanno in corso rispettive istruttorie.

La procuratrice Dolores Delgado ha anche ricordato che la Cpi “non ha polizia propria”, per cui “ha bisogno degli Stati per poter far eseguire le sue decisioni". "La Corte internazionale di giustizia sta chiedendo agli Stati di preservare il materiale probatorio che stiamo ottenendo e contribuire così a possibili processi che potranno essere fatti", ha specificato Delgado. "Non abbiamo mai avuto tanta informazione in tempo reale della possibile commissione di violazioni di diritti umani. Bisogna preservare queste prove. Immaginate se nel caso dell'Olocausto avessimo avuto questo materiale in tempo reale", ha concluso la procuratrice.