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24 settembre, 2025Prese di mira diverse imbarcazioni mentre navigavano al largo di Creta. I partecipanti alla missione: "Non ci lasceremo mettere a tacere, continueremo a navigare". Tajani: garantire l'incolumità del personale
La Flotilla sotto attacco, di nuovo. Nella notte — tra il 23 e il 24 settembre — diverse imbarcazioni della missione umanitaria sono state colpite mentre erano in acque internazionali vicino l’isola di Creta. In un post sui social gli organizzatori hanno riferito di “almeno 13 esplosioni” che “sono state udite su e intorno a diverse imbarcazioni della flottiglia, con diffuse interruzioni delle comunicazioni”. Oltre ai droni, i partecipanti hanno parlato di spray urticante e quattro lanci di bombe sonore. Prima degli ordigni, le interferenze audio hanno complicato le comunicazioni mettendo musica a tutto volume.
A essere state prese di mira sarebbero state le barche in coda alla spedizione: dalla Zefiro, che ora viaggia con l’albero danneggiato, alla Morgana — su cui viaggia la portavoce della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia —, dalla Otaria — con una vela danneggiata da un ordigno e su cui ci sono i parlamentari Benedetta Scuderi di Avs e Marco Croatti del M5s — alla Karma, vicino cui è caduto un drone e che trasporta deputati Pd Annalisa Corrado, Arturo Scotto e il consigliere regionale Paolo Romano (che stanno bene).
“Qualsiasi attacco alla missione costituirebbe un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità”, sottolinea in una nota la Flotilla, che ha chiesto ai governi dei Paesi Onu di “assicurare e facilitare un’efficace protezione”. Eventualmente, anche con una “scorta navale e osservatori diplomatici accreditati”. I partecipanti alla missione definiscono gli episodi di questa notte, che fanno il paio con quanto di analogo accaduto mentre erano attraccati al largo delle coste tunisine, “violente intimidazioni” e “operazioni di guerra psicologica”, ma “ogni tentativo di intimidirci – promettono - non fa che rafforzare il nostro impegno. Non ci lasceremo mettere a tacere. Continueremo a navigare”.
Da New York, dove è per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha chiesto all'ambasciata a Tel Aviv di assumere informazioni e di rinnovare la richiesta già fatta al governo di Tel Aviv di garantire la assoluta tutela del personale imbarcato sulla Flotilla per Gaza, come si legge in una nota diffusa dalla Farnesina.
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