Politica
24 settembre, 2025Domani Crosetto riferirà in Aula. Schlein: "Attacco deliberato all'Italia". Conte: "Che fine hanno fatto i patrioti al governo?". Bonelli: "Quello di Netanyahu è un atto terroristico". Fratoianni: "È come colpire il territorio italiano"
A bordo o a terra, si allarga la condanna per gli ultimi attacchi sulle imbarcazioni — almeno undici — della Global Sumud Flotilla in rotta verso Gaza. Le opposizioni hanno occupato per protesta l'emiciclo e i banchi del governo. E domani — 24 settembre — il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riferirà in Aula.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a New York per l’Assemblea generale Onu, è stato informato di quanto accaduto alle barche che ospitano anche cittadini italiani, insieme a parlamentari ed europarlamentari. Tajani ha chiesto all’ambasciata italiana a Tel Aviv di assumere informazioni e rinnovare la richiesta già fatta al governo israeliano di garantire l’incolumità del personale a bordo.
“Non è chiaro questi droni da dove partono e chiediamo spiegazioni al governo — ha detto all’Ansa il deputato Pd Arturo Scotto, a bordo di una delle imbarcazioni —. La distanza da Gaza è ancora molto significativa, siamo vicini a Creta e questo attacco in acque internazionali è illegale”. “Basta, serve che il governo Meloni e l’Europa prendano posizione, subito — attacca sui social Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del Pd —. Dateci una mano. Noi intanto andiamo avanti: voi da terra tenete l’attenzione su Gaza e fatevi sentire”. “Eravamo in acque internazionali, ci potevamo fare anche molto male se ci fossimo trovati fisicamente nel punto in cui questi dispositivi sono caduti. Fortunatamente al momento stiamo tutti e tutte bene”, ha commentato Benedetta Scuderi di Avs, anche lei a bordo di una delle barche.
A bordo o a terra, la richiesta al governo Meloni è sempre la stessa. “Un attacco indegno e inaccettabile”, lo definisce il presidente del M5s Giuseppe Conte. “Che fine hanno fatto i patrioti al Governo? Meloni e Tajani difendano subito con fatti e azioni ferme e risolute la sicurezza di queste persone. Non bastano le frasi di circostanza, serve un cambio di rotta politico, una chiara presa di parola e un chiaro intervento - del governo e della premier Meloni in primis - contro Netanyahu. Ci sono cittadini trattati alla stregua di terroristi su quelle barche, ci sono tante e tanti italiani che meritano di essere difesi. Non c'è più tempo”.
Per la segretaria del Pd, Elly Schlein, "è un attacco deliberato al nostro Paese dal governo israeliano. La presidente Meloni non può tacere di fronte a questo, dica cosa intende fare per garantire la sicurezza di questi italiani che operano nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario perché, evidentemente, la sua azione fino a ora è stata inefficace".
Per Angelo Bonelli di Avs, “si tratta di un vero e proprio atto terroristico da parte di Netanyahu”. Il governo, ha aggiunto, “deve richiamare immediatamente l'ambasciatore in Israele e applicare sanzioni. Non può essere complice di questi crimini. Chiediamo inoltre che garantisca protezione e sicurezza agli attivisti che tentano di rompere l'assedio illegale imposto da Israele a Gaza. Meloni venga subito in Parlamento a riferire”. Per Nicola Fratoianni, colpire le imbarcazioni che battono la bandiera italiana “è come colpire il territorio italiano. Il governo e in particolare l'intelligence devono dire da dove vengono questi attacchi e tutelare le persone che si trovano a bordo. Una simile violazione del diritto marittimo e internazionale, in acque internazionali, è inaccettabile”.
Anche per la portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia, nel momento in cui sono state colpite imbarcazioni italiane, inglese e polacche, “è stato come un attacco ai tre Paesi è un episodio molto grave, che crea un precedente”. Poi ha informato che la barca su cui viaggia è tra le quattro/cinque danneggiate che “non potranno più navigare a vista”.
Il direttivo della missione umanitaria ha intanto sollecitati ha sollecitato "una scorta marittima e osservatori diplomatici" ai Paesi delle Nazioni Unite in risposta alla "escalation pericolosa in maniera allarmante”. “Esigiamo che tutti gli Stati membri dell'Onu, e in particolare quelle nazioni che sono a bordo delle imbarcazioni, garantiscano e facilitino immediatamente una protezione efficace, tra cui scorta marittima, osservatori diplomatici accreditati e una presenza protettiva manifesta", ha chiesto l'organizzazione della spedizione, cui partecipano una quarantina di imbarcazioni di 44 Paesi, in un appello pubblicato sul social Telegram, affinché “la Flotilla possa avanzare in sicurezza senza ostacoli e il diritto prevalga sulle azioni di annientamento”.
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