Secondo quanto riportato dal Times, l’Uefa, il più alto organismo di governo del calcio europeo, starebbe valutando una sospensione di Israele. La decisione sarà presa la prossima settimana. Intanto, la maggior parte dei membri del comitato esecutivo si è dichiarata a favore della squalifica, allo stesso modo in cui la Russia fu esclusa dalle competizioni europee dopo l'invasione dell'Ucraina nel 2022.

La decisione arriva dopo che un gruppo di esperti e consulenti, tra cui la stessa relatrice speciale Onu Francesca Albanese, ha chiesto a Uefa e Fifa, l'organismo di governo del calcio mondiale, di sospendere Israele dalle competizioni calcistiche. “Lo sport deve respingere la percezione che tutto proceda come se niente fosse", hanno dichiarato gli esperti. "Gli organismi sportivi non devono chiudere un occhio sulle gravi violazioni dei diritti umani, soprattutto quando le loro piattaforme vengono utilizzate per normalizzare le ingiustizie”.

Un’eventuale decisione di Uefa potrebbe spingere Fifa fare altrettanto, anche se quest’ultima si trova in una posizione difficile, dato lo stretto rapporto tra il suo presidente, Gianni Infantino, e il presidente statunitense Donald Trump. Infantino che allo stesso tempo intrattiene  strette relazioni anche con Arabia Saudita e Qatar, la cui capitale Doha è stata attaccata nelle settimane scorse proprio da droni israeliani.

Anche se la Fifa non dovesse seguire l’organismo europeo, una squalifica da parte della Uefa porterebbe di fatto all'impossibilità per la nazionale di qualificarsi per il mondiale del prossimo anno, che inizierà l’11 giugno 2026 a Città del Messico.