Mondo
26 settembre, 2025Si ripetono gli episodi degli scorsi giorni, con il secondo scalo più grande del Paese costretto nuovamente a fermarsi. Ieri Mosca aveva evocato la "guerra" nel caso in cui si decidano di abbattere caccia russi. Tajani: "Distinguere provocazioni da attacchi"
Ancora un’allerta droni in Danimarca. E ancora l’aeroporto di Aalborg, il secondo più grande del Paese, chiuso per un’ora. Insieme agli scali di Esbjerg, Sonderborg e alla base aerea di Skrydstrup, oltre che l'aeroporto di Copenaghen negli scorsi giorni, i voli da e per Aalborg erano già stati sospesi in via precauzionale ieri — 25 settembre — sempre per lo stesso motivo. Questa notte, sarebbe stato avvistato un solo drone. Ma tant’è bastato per chiudere — ancora — l’aeroporto. Ieri la premier Mette Frederiksen aveva denunciato che i sorvoli erano parte di "attacchi ibridi" possibilmente (ma non si ha certezza) legati alla Russia e anticipato la possibilità che tali incursioni "si moltiplicheranno”.
Le tensioni Nato-Russia
L’ennesimo episodio avviene nel pieno delle tensioni tra Russia e Nato, soprattutto dopo gli sconfinamenti degli scorsi giorni sui cieli polacchi e romeni, e con i jet di Mosca che hanno invaso gli spazi aerei sopra al Baltico e, ieri, ai confini della Lituania. Quella di ieri è stata l’ennesima giornata ad alta intensità. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si è detto “totalmente d’accordo” con quanto affermato negli scorsi giorni da Donald Trump — e cioè che sarebbe opportuno abbattere i mig russi che sconfinano nello spazio aereo dell’Alleanza. Alle parole di Rutte aveva subito replicato l’ambasciatore russo in Francia, che aveva minacciato che, se così fosse, “sarebbe guerra”.
Mosca: “Avvertimento Europa su aerei? È una fantasia”
“Il presunto avvertimento dell’Europa a Mosca circa la sua disponibilità ad abbattere aerei militari russi è una fantasia alimentata dalla russofobia — ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un'intervista alla Tass. "Questa notizia è stata inventata per sviluppare questa retorica assolutamente russofoba, aggressiva e anormale degli europei occidentali”.
Tajani prova a raffreddare gli animi
Intanto, dall’Italia il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, prova a raffreddare gli animi e invita a “evitare mosse azzardate” e a “distinguere le provocazioni dagli attacchi”. In un’intervista al Corriere della Sera, il leader forzista ha affermato: "Una cosa sono i test, anche le provocazioni e le prove di forza, come i talebani che battevano le spade sugli scudi per fare paura ai loro nemici. Altra cosa sono veri attacchi o incursioni… Preoccupa che, appena Trump ha alzato la voce, siano arrivati aerei russi fino in Alaska... Putin sembra non volersi fermare. Dobbiamo tenere i nervi saldi”.
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