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26 settembre, 2025Un emendamento per limitare la tutela delle coppie dello stesso sesso, inasprire le norme sulla transizione di genere e sancire il primato del diritto nazionale su quello dell’Ue
Con 90 voti a favore e 7 contrari, il parlamento slovacco ha approvato oggi (26 settembre) un emendamento costituzionale che limita i diritti delle coppie Lgbtq e rende più difficile la transizione di genere. “Un’opportunità storica per cambiare la Costituzione”, aveva detto nei giorni scorsi il primo ministro nazionalista Robert Fico. Un percorso di inasprimento delle norme che è iniziato a gennaio con la presentazione dell’emendamento, giustificato dal capo del governo come un mezzo per tutelare “le tradizioni, il patrimonio culturale e spirituale dei nostri antenati e per costruire una barriera costituzionale contro la politica progressista e ripristinare il buon senso”.
Il contenuto dell’emendamento e la superiorità del diritto nazionale
“Esistono due sessi, maschile e femminile - si legge nell’emendamento - e il sesso non può essere cambiato se non per gravi motivi, secondo procedure che saranno stabilite dalla legge”. Il parlamento è intervenuto anche in materia di adozioni, autorizzandole solo per le coppie sposate, fatte salve rare eccezioni. La Costituzione slovacca era già stata modificata nel 2014, durante il secondo mandato di Fico, quando si era specificato che il matrimonio è un’unione tra un uomo e una donna.
Tornato in carica nel 2023, Fico si è spesso scontrato con gli altri Stati membri dell’Ue per le sue posizioni estremiste e nazionaliste, oggi codificate nell’affermazione, contenuta nell’emendamento, che la sovranità della Slovacchia, su questioni culturali ed etniche, dovrebbe prevalere sul diritto unionale.
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