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8 settembre, 2025Benché siano state elezioni locali, in questa circoscrizione vive il 40% della popolazione totale. La popolarità del presidente in calo anche per lo scandalo corruzione che coinvolge la sorella, Karina Milei. Il prossimo banco di prova il 26 ottobre, quando ci saranno le elezioni di mid term
Javier Milei ha subìto la più grande sconfitta da quando è stato eletto presidente. Alle elezioni provinciali di Buenos Aires di ieri, 7 settembre, il partito del leader argentino ha subìto una pesante battuta d’arresto, con i candidati del movimento peronista d’opposizione (“Fuerza Patria”) che hanno vinto con il 47 per cento delle preferenze, mentre la “Libertad Avanza”, quello di Milei, ha ottenuto il 33,8 per cento dei voti.
Benché si trattasse di elezioni locali, il peso elettorale è stato ben maggiore rispetto al perimetro della circoscrizione in cui si è andati al voto. Nella provincia della capitale argentina vive il 40 per cento della popolazione totale — un buon termometro delle sensibilità mutanti del Paese. Il presidente argentino, poi, è stato il primo a impostare la campagna elettorale in chiave nazionale: le elezioni in questa provincia, tradizionalmente favorevoli ai peronisti, servivano — parola di Milei — a “mettere l’ultimo chiodo sulla bara del kirchnerismo”, dall’ex presidente peronista, Cristina Kirchner, ora ai domiciliari.
Il risultato elettorale si somma ai problemi che il governo sta già affrontando. Non solo da un punto di vista economico, con la cura shock anti-inflazione che sta causando non pochi disagi sociali, ma anche perché è alle prese con lo scandalo corruzione scoppiato di recente e che coinvolge anche la sorella del leader argentino, Karina Milei, che è anche la sua capa di gabinetto.
Negli scorsi giorni è stato diffuso un audio in cui si sentirebbe l’’ormai ex direttore dell’Agenzia nazionale per la disabilità, Diego Spagnuolo — silurato da Milei —, parlare di una circostanza in cui lui e Karina Milei avrebbero preso tangenti da case farmaceutiche per un appalto per la fornitura di farmaci e prodotti sanitari. Anche per questo, secondo gli ultimi sondaggi la popolarità di Milei è scesa per la prima volta sotto il 40 per cento.
Il prossimo banco di prova sarà il 26 ottobre, quando ci saranno una sorta di elezioni di mid term in salsa argentina in cui, a presidenza invariata, verranno rinnovate parte di Camera e Senato.
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