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9 settembre, 2025Condanna ferma da parte di M5s e Avs, secondo cui Israele "non è interessato ai negoziati, vuole portare a termine il genocidio a Gaza”. Anche il governo, tramite il ministro Tajani, condanna l'operazione: “Escalation allontana la possibilità di un cessate il fuoco”
Dopo l’attacco israeliano a Doha si registrano le prime reazioni dai leader politici italiani. Da sinistra condanna decisa da parte di Alleanza verdi e sinistra e Movimento 5 stelle; Giuseppe Conte e Angelo Bonelli attaccano duramente il governo Netanyahu per il bombardamento sulla capitale qatariota dove sarebbe stato in corso un vertice fra alti gradi di Hamas per discutere una proposta di cessate il fuoco.
Ribadendo il biasimo per il massacro del 7 ottobre, “è stato orrendo, un attacco assolutamente terroristico, su Hamas abbiamo già detto tutto”, Conte alza i toni e accusa Tel Aviv: “Falcidiare la delegazione che era a Doha per il confronto, per cercare una soluzione negoziata in un paese terzo, significa che ormai siamo al terrorismo di Stato. Vuol dire che assolutamente non si vuole nessun canale per una soluzione diplomatica, si vuole andare avanti e riscrivere il diritto internazionale con i rapporti di forza e la capacità delle proprie armi”.
Alle parole del presidente del Movimento si aggiunge la dichiarazione congiunta dei parlamentari cinque stelle delle Commissioni Esteri, Difesa e Politiche Ue di Camera e Senato. “L'attacco israeliano a Doha contro la leadership e il capo negoziatore di Hamas conferma in maniera plateale lo spregio totale del governo Netanyahu per il diritto internazionale e la sovranità degli Stati”, hanno commentato gli esponenti M5s aggiungendo come il fine del governo Netanyahu sia “portare a termine il genocidio del popolo palestinese” e invocando sanzioni economiche per Israele.
La richiesta di sanzioni a Tel Aviv vede associarsi anche Bonelli, co-leader di Avs, che rilancia: "L'attacco condotto contro il Qatar è l'ennesima conferma che Israele agisce nel totale disprezzo del diritto internazionale, violando la sovranità di altre nazioni, e decide unilateralmente chi colpire, dove e quando, senza alcuna conseguenza da parte della cosiddetta comunità internazionale. È inaccettabile che non ci sia alcuna sanzione, alcuna misura di condanna concreta, mentre i principi stessi delle Nazioni Unite vengono violati ogni giorno”.
Più morbida la posizione di Antonio Tajani, numero uno di Forza Italia e ministro degli Esteri, che in una dichiarazione con i media a Villa Madama commenta: “Qualsiasi azione di escalation allontana la possibilità di cessate il fuoco. L'Italia lavora intensamente perché si possa raggiungere un accordo, sosteniamo la proposta americana”.
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