COSTRUIRE UN MURO: ma come? Con quali materiali? Quali intenzioni estetiche? Quali tecniche ingegneristiche? Seguendo l’esempio dell’Ungheria, l’intera Europa si interroga sul futuro di un settore ingiustamente considerato ormai obsoleto. Certo, dall’esperienza negativa del muro di Berlino (la cui cedevolezza al piccone e al mazzapicchio la dice lunga sulla pessima qualità dei manufatti dei Paesi dell’Est) si deve trarre insegnamento. Oggi si punta su muri di alta qualità, in grado di soddisfare ogni esigenza. Muri all’altezza del terzo millennio.
VENTIMIGLIA Le autorità francesi hanno affidato a un regolare concorso l’appalto per la costruzione del muro tra Mentone e Ventimiglia. Ha vinto il progetto di Tapità, raffinato atelier di Parigi specializzato in carta da parati: motivi floreali dai delicati colori pastello in estate, disegni geometrici dai colori più convinti in inverno, l’idea è quella di un muro cangiante, che in ogni stagione cambia aspetto grazie alla versatilità delle celebri carte da parati francesi. Disponibile anche il motivo “filo spinato” nel caso la situazione si inasprisse e il muro dovesse assumere un aspetto più severo. I rotoli di carta saranno applicati al muro da personale immigrato, perché nessun francese è più in grado di srotolare un rotolo di carta da parati senza rimanere imprigionato al suo interno.
DANIMARCA La Danimarca non vive particolari tensioni alle sue frontiere, e la pressione migratoria più rilevante è rappresentata dagli alcolisti tedeschi che cercano di sconfinare per bere birra perché in Germania i pub chiudono mezz’ora prima. Ma il nuovo governo di centrodestra non intende farsi prendere alla sprovvista da cambiamenti di scenario, e ha deciso di posizionare alle frontiere una betoniera ogni 50 metri, in segno di monito. Alcune sono già state riempite di birra dai soliti buontemponi.
ALASSIO Il celebre Muretto di Alassio sarà profondamente modificato dalla nuova giunta di destra. Già meta prediletta di attori radical chic, figli di papà e perdigiorno, il Muretto verrà sopraelevato di quattro metri e munito, ai due lati, di torrioni di vedetta, dai quali scrutare il mare per avvistare i barconi. Chi vorrà potrà continuare a sedersi sul muro per mangiare il gelato con le gambe a penzoloni, ma dovrà esibire un certificato di assicurazione. Le piastrelle con le firme delle celebrità verranno rimosse per fare posto a un grande, suggestivo murale raffigurante Matteo Salvini e il neopresidente della Regione Toti, fianco a fianco, che respingono i Saraceni. Toti, mentre posava per il bozzetto originale, era girato dalla parte sbagliata, verso le montagne, ma nell’esecuzione definitiva figura correttamente rivolto al mare. Le aspiranti al titolo di Miss Muretto dovranno sfilare aggiungendo al tradizionale bikini una cartuccera.
THE WALL Come “Va’ pensiero”, inno all’unità d’Italia adottato con entusiasmo da Umberto Bossi perché non aveva capito il testo, ora tocca a “The Wall”, la celebre canzone dei Pink Floyd, seguire la stessa sorte. «Siamo stati tratti in inganno dal titolo - ha spiegato Roberto Maroni - ma va bene così, mi dicono che il testo è in una lingua straniera, non lo capisce nessuno». La Lega ha anche definito “una provocazione” l’offerta di paio di profughi eritrei che si sono offerti di fare da interpreti traducendo l’intera discografia dei Pink Floyd. In un emendamento presentato dal deputato Buonanno si chiede di escludere, nella costruzione dei muri, la manodopera di origine araba. «Non per razzismo - spiega Buonanno - ma perché come è noto gli arabi costruiscono i muri da destra a sinistra».
MODERATI L’Europa moderata, di destra e di sinistra, cerca di prendere le distanze dall’idea di costruire muri totalmente respingenti. Numerosi i progetti di compromesso. Per esempio il “Pickaboo Wall” dell’archistar Stanley Kabusky, un muro che ogni cinque metri prevede una finestrella alla quale affacciarsi per fare amichevolmente “cucù” a chi sta dall’altra parte; oppure il muro mobile dell’artista Katarina Lew (fondatrice della corrente dell’arte instabile), un muraglione montato su rotelle in grado di essere spostato dove occorre con relativa facilità. O ancora il Muro di Parole, che prevede migliaia di volontari alle frontiere che leggono ad alta voce le risoluzioni del Parlamento Europeo sul diametro consentito per i ravanelli, o sulla disposizione dei tasti negli ascensori e nei montacarichi, ottenendo un effetto di dissuasione immediato, e perfino più efficace delle opere di calcestruzzo.