IN UNA TRAGEDIA COME UN TERREMOTO non si stilano classifiche di chi appare migliore. Ma ai funerali delle vittime del sisma nella palestra di Ascoli Piceno due persone hanno rivelato una modalità singolare, fuori dal ruolo e in linea con il dolore di un lutto collettivo. Sono state le lacrime di Agnese, gli abbracci di Sergio, la moglie del premier, il capo dello Stato.
AGNESE, LANDINI, RENZI, first lady alfa discreta e mai ciarliera, non ce l’ha fatta. Come hanno riportato i video e le foto apparse sui media non è riuscita a trattenere le lacrime mostrando un impulso diverso rispetto alla tristezza e alla costernazione delle alte cariche sedute accanto a lei.
È stata un’emozione tale da farle coprire gli occhi, poi il viso.
Fino a piangere senza frenarsi.
A COLPIRE NON È STATO solo il pianto. Ma anche l’assenza dei segni di una preparazione a una cerimonia del genere. Non inforcava occhiali da sole che avrebbero potuto proteggerla dalla commozione («poteva mettersi le lenti scure no?», ?è stato il commento di qualche iena del Web). Non era vestita come da dépliant per un drammatico momento alla presenza delle istituzioni. Indossava una camicia e un pantalone, ?un nero da tutti i giorni simile a quello della folla che nella palestra piangeva come lei. Non c’era la rappresentazione della retorica del dolore. Solo la resa a un’emozione autentica. Non il controllo, non il protocollo.
COME PER IL PRESIDENTE della Repubblica. Mattarella ha usato le parole che servivano. Ma è stato il conforto ?del contatto fisico anti-istituzionale, gli abbracci, le carezze, i buffetti, a fare la differenza marcando la scelta della vicinanza rispetto alla distanza tradizionale del potere. Una svolta che sul “Corriere della Sera” ha spinto Goffredo Buccini al paragone con Sandro Pertini il presidente più amato dagli italiani.
Un cambio di approccio non facile per un uomo riservato come il capo dello Stato, dove più della timidezza e del pudore può solo la carica umana e la condivisione del dolore. Lui che sa cos’è la perdita, ha accolto tra le sue braccia il fratello Piersanti ucciso dalla mafia.
IL PRESIDENTE E LA MOGLIE DEL PREMIER sono andati al di là di ciò che rappresentano e al di là di ciò che sono, due persone introverse e schive, lei l’unica volta che ha parlato, anzi ha scritto, è stato per raccontare la gioia di avere in famiglia la nipote Maria, la bambina con la sindrome di Down adottata dai cognati. In una tragedia come un terremoto non si stilano classifiche ?di chi appare migliore. Però la differenza si vede.